domenica 31 ottobre 2010

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Rendi grande ciò che hai scritto. La poesia è cibo per un’anima grande, e tu sei generoso.
A tutto c’è un giudizio. Nel dolore l’anima comincia a tradurre la prosa della vita, elevandosi oltre le piccolezze dell’attuale. Splendido amico, le tue parole mi addolorano profondamente l’anima.

Mostrati a quel prato, guarda la valle, il suo lontano pendio, non è miraggio, ti parla. Poniti in ascolto, domani sarai più ricco.


Il mio affetto ti è vicino.


Asia

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Esisti - sei nel mio “oriente”


Esercito il cuore alla reminiscenza
Disfacendo l’idea
Alla presenza di un’ombra
Confusione
Tra nebbie avvolgenti e l’io migliore

Ho notizia di te
Straordinariamente fragile
Incredibilmente mite
Qualcuno mi assicura sincero

Certa della tua presenza
Mi faccio da parte
Grandi cose ci attendono
Alti valori
Esuli in questo inesistente

Domini prepotentemente
Questa idea
Che nottetempo
Assume le tue forme

Dialoghi
Aperti con l’essenza



Asia

sabato 30 ottobre 2010

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E’ una malinconia dolce
Quella che mi avvolge
Ripenso ancora a ieri sera
Rivivo ancora il tuo sorriso
Adesso che ne sono priva

Albagia
E’ il suo ricordo ad afferrarmi per mano
Ed è sempre lui – a impedire il pianto
Osservo tra le ombre silenziose
Le vedo allungarsi sotto il raggio obliquo
Percepisco il crepuscolo fuggente

Sei la mia vita
Te lo avevo detto?
Ora lo sai - accetti?

Con te rivivo i Fauni di Roma
Con te rivedo le Driadi nel bosco
Con te respiro l’aria leggera degli Albatri Oceanici
Accendi sempre questa fantasia
Accendi sempre questa fede antica

Sei la mia roccia spigolosa
Sei la mia grotta - Vi soggiorno spesso
Sei la mia flora incontaminata
Sei colore - bacca vermiglia

In questa foresta dai colori autunnali


Asia

venerdì 29 ottobre 2010

*****

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Forte
Trabocca di speranze in speranze
Questa volontà
Quando di te interroga la mente
Quando su di te intreccia i suoi pensieri

Fuori pericolo convivono qui
Tesse ancora per te mentre ascolta la voce
E nel silenzio dipana la matassa
E ogni notte la avvolge nel segreto

Dinamico
In queste profondità
Nonostante te



Asia

giovedì 28 ottobre 2010

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Solo a te, è permesso di ricordare questa visione onirica. Manterrò vivo questo sogno, non scomparirà, nonostante si nutra di silenzi, sappi – che i sogni profondi parlano di te. Mai sdoppiato nelle pagine antiche, acquisti nel tempo sempre più valore. E’ ancora presto per dormire, tarderà il mio sogno.
Mi chiedo quale evento rievocherà dormendo, quale evenienza, quale voce quieterà lo spleen. E’ un limite invalicabile, spinge verso il levar del sole, attonito sempre, dall’immaginazione fertile, grande, da improntarti in questo vivere. N’è prova l’infinita gratitudine della tua reale presenza.
Nell’illimitatezza di un miraggio, dove i sentimenti vivono come carezzevoli brezze.

Ho abbracciato tutto ciò che potevo, albe, nuvole, nebbie, tramonti.
Tutto indiviso per fartene dono.
Accettalo è pieno di luce.

...tua


Asia

mercoledì 27 ottobre 2010

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Quando l’immaginazione è disattesa:

Confido nell’ospitalità della Natura
Attraverso lo sguardo sui monti
Nella loro splendida e immutabile stabilità

Spero nella notte struggente
Nel malinconico riposo
Nella lettura
In quelle verità sancite
Che per tanto tempo hanno occupato questa ragione
Struggendola

Ritrovo me stessa in quest’affetto
Nelle parole non dette
Avendo in mente di dirtele
Aspettando solamente il momento propizio

Rinviando il tutto - senza disattendere l’idea
Che riposta in qualche posto speciale
In uno scrigno segreto - dove il tempo è durevole
E all’anima strappa una promessa
In quel qualcosa che sappia d’eterno
Come il sussurro del mare
O delle montagne tuonanti

“Va’ pel tuo grande cammino!
Le stelle che tu incontri
Son della tua natura –
Poiché le stelle son solo asterischi
Per indicare la via di un uomo” (ED)



Asia

martedì 26 ottobre 2010

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Dimmi Ami
Dove riposa il tuo sguardo?
Se la tua gioia è pari alla mia
Nel sapere della tua esistenza
E’ una percezione amabile
Non mi allontanerò mai da questo sentire che ancora oggi, occupa l’intera vastità.



Per i tuoi occhi
Per il tuo viso mansueto
Ho perduto il mio sguardo
E non v’è possibilità alcuna di farmi rinsavire

Eppure
Sento di essere rimpicciolita ancor di più
In questa piccola esistenza
Sempre più distante dalla mia stella
Sempre più distante dal sole

Idealmente
Divido con te questo mio tempo
Ti abbraccio forte
Ti bacio anche
Scivolando tra le tue braccia
Con l’intenzione di farti cosa gradita

Ingegnami tu - quelle difese
Per non morire - per non morire
Aiutami ad annullare questa volontà
Per non ammetterla all’insulto del tempo
E’ difficile aspettare
E’ difficile sperare

Mi fa male questo silenzio
Mi scava dentro
E ahimè non ho risposte
Né lo stato d’animo appropriato
Per favore tu
Toglimi quest’apprensione
Confido nei privilegi del tuo cuore
Che riconosco infinito

Amami - provami affetto
Ora - che ne avverto elevata l’urgenza


Asia

*****

Sposami davanti al Dio della foresta, passami questi eccessi del cuore mentre alloggi altrove con i tuoi colpi di testa, con le tue titubanze - Vivono qui. Rafforzano il vincolo, consigliati dall’aria, risiedono in questa memoria che ti avverte perfetto, nell’imperfezione ereditata. Così, precipiti negli impulsi della coscienza.

Immersa nell’antica sofferenza, accettata, come qualcosa di mutuo rispetto, si offre a quel qualcosa di maturo oltre i limiti dettati dall’amore. Ti ha vissuto così questa donna, così ti vive ancora. Nelle inquietudini, nei nervi tesi, nelle incertezze, esplorate sino al confine dell’insondabile, con smisurato affetto, in quest’amicizia. Tenera e solidale. Che è, che vuole decollare, pur con suoi limiti, le sue incompiutezze.
Naufraga in un mare che non sa riconoscere, stanca, vuole rivivere l’antico splendore, recuperando il senso della concretezza, dello scontro, se necessario, afferrandoti per la mano.
Per arrivare al dunque, bisogna essere in due. Sempre più difficile concentrarsi in quest’attenzione, se la tua figura si allontana sempre in quel crocevia. Lascerò la porta aperta stasera, nel caso tu voglia ritornare sui tuoi passi. Qui, al riparo dei venti,dell’indiscrezione, l’amico raggio risplende ancora.
Qualcosa mi dice che tornerai visibile a questa memoria, non appena la timidezza lascerà il suo posto all’eventualità.
Per ora resterò in disparte, posando il mio sguardo sull’autunno che incombe, su questi anni che passano, sulla nebbia che tutto avvolge, comprese le risonanze e questo dire silenzioso sotto un cielo che promette acqua.


"Grande è il mio segreto - ma è bendato -
esso mai mi sfuggirà
fino al giorno che la custode stanca
lo condurrà oltre la tomba a te" (ED)


Tvb

lunedì 25 ottobre 2010

*****

Caro Ami
La memoria è un registro splendido e smisurato. Solo che, a volte, appare troppo lontano il tempo – colpendoci, e i ricordi si fanno più delicati.

E’ notte fonda
Fuori - palpiti di vita
Armonie
Ho lasciato gli occhi nel tramonto
Nella sua avvincente atmosfera

Piace a quest’ultima stupire
Molte bellezze sono qui fermate
Così - tra un colle e l’altro
Questa meraviglia
Esibisce le sue stelle
In un clima che sa, riconosce l’attesa

Offrendoti questa cartolina
Con immagini che s’impongono
Ombre - a ridosso di dune
Montagnole sonnolenti
Silenziosa io
Manipolo la vita con stupidi frammenti di poesia

Straordinario vedere
Straordinario sentire - nelle regioni di me
Mai separate - ti raccontano
Riferiscono dell’intelligenza – della vitalità
Nelle surreali energie
Offrono canyon
Posti a controllo di questa fantasia
Che la fiancheggiano
Con la sola forza della determinazione

Per tornare poi - più visibili a te
Quando la luce del giorno si attutirà
Lasciando spazio al buio – di notte
Dove tenerezza e ostilità
Lottano
Per la sopravvivenza nel tuo cuore

Tu sei molto occupato per inviarmi un sorriso?




Asia

domenica 24 ottobre 2010

*****

Fieramente avversa alla Sorte
Nella morsa del silenzio vivo

Considero te un privilegio sempre
Ovunque e in ogni modo
In questa vita raccolta meditativa - vivi

Presente in questo nutrimento
In questa polvere - mai esonerato - Vivi
In quest’aspirazione
Sintesi compiuta errante fra i campi
Tra i meno abbienti
Tra gli afflitti - vive mai avvizzita

In questa capacità - vivi tu
Nella misura in cui ti fai raggiungere
Nella capacità di lasciarti prendere
Coccolare - Amare

Nell’intesa spontanea
Nella levità del mio canto
Nella bontà del sogno

Grazie


P.S.:
Un dono non può essere ricusato - ed è preziosità ancora più elevata se è una vita umana.
Non sentirti carnefice – ognuno sceglie quelle libertà, e tu sei magnifico.





Asia

*****

Sono io che ringrazio te, sei semplicemente magnifico.
Per tua bontà, e non per mio vanto, mi ritengo una persona incline alla poesia con la semplicità che mi distingue. Amo la poesia più della mia stessa vita, ed è di grande conforto sapere che ci sono persone come te, che si avvalgono dei miei poveri versi per sentirsi di nuovo a casa, uniti nella gioia nel dolore. Ritrovarsi come un gradito ospite nel salotto di casa è molto bello e gratificante.
Quindi il merito va a te.
In avvenire ti leggerò ancora. Per quello che posso, farò del mio meglio per allietarti ancora.
Chiamerò per nome gli oggetti, e anche le persone, riempiendo lo spazio con la muta presenza dell’etere, chiamando quel qualcuno che non conosco con il nome dei miei affetti.
Ma questo tu non puoi saperlo. Io sì.
Sei grande, ma non ti montare la testa.
A presto leggerti.

sabato 23 ottobre 2010

*****

Ho nostalgia del tuo affetto.
Vivo il tuo disagio. È talmente fosforescente, che non ho mai assistito a una luce così palpabile.
Naturalmente - sono io che colgo questa riflessione, avvertita quasi come un’angoscia.
Tutto ha una fine, malgrado me. E’ noto che, a ogni abbondanza, segue un periodo di carestia.
Ho imparato a vivere in solitudine per meglio comprendere in quale dove affollano i tuoi pensieri.
La lingua è incollata al palato, il suono della voce è spento. Una volta conoscevo la tua anima,
era spontanea, si apriva al dialogo senza nascondersi, facendo trapelare le sue ansie.
Le distinguevo tutte. Ravvisavo nella tua sensibilità – la gioia di vivere che avevi.
Ricordo come mi parlavi della tua cara mamma, la telefonata dei suoi novant’anni. Dio che felicità far parte della tua vita, condividere le tue gioie, le tue piccole e grandi serenità. Raccontandomi di quelle corse in bicicletta, tra gli amati monti.
Poi – improvvisamente la lunga assenza, quella malattia, ed io frenavo questo mio istinto, tu non eri solo, vivevi per i tuoi impegni, mi restava una sola possibilità: pregare, n’ero consapevole.
Così pregavo – t’infondevo coraggio come potevo, non eravamo ancora alla fine della nostra splendida amicizia. Grata al mio Dio che ha esaudito le mie preghiere, tanto da restituirti a noi, alla mamma amata, ai tuoi figli – a me – a lei, soprattutto a lei, che tu mi dicevi: “Mi ama”.

Sempre qui – Ami, adesso come allora
Con il fiato stretto alla gola – ti scrivevo.
Anche ora è così, scrivo del bel tempo qui alla Rocca, della bellissima natura che mi circonda.
Scrivo per non morire, sdoppiando volutamente, questo mio cuore.
Altri capitoli, tutti per te dolorosi - troppo dolorosi. Ed io sono ancora qui, a scrivere per te - per quello che io posso fare. Quello che la mia sensibilità, il mio affetto, il mio dolore, dettano in questo momento. Adesso come allora. Conosci i miei limiti. Ti sono vicina, molto di più di quello che tu puoi immaginare.
Anche ora.
Poi - improvvisamente il silenzio
Una lunga attesa
Una notte profonda
Accolse quest’affetto

Riconoscendo quel cammino difficile
Entrambi
Celando le preoccupazioni
Ognuno di noi due - cela all’altro la pena
Di ciò possiamo riempire lo spazio
Ma non è tutto - c'è dell'altro
Restano le promesse. Oh! Sì, quel nostro ratificare il bene.
Ricorda il mio aquilone.

Ricordo come te in quel tempo - apprezzavi questa prosa
Dimmi Ami – ricordi ancora?
Mi è di conforto sperare.

Buonanotte a te.



Asia

venerdì 22 ottobre 2010

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Al Cielo di Anna Lisa

Mi ricorderò dell’affetto della tua Valle.
Nella giovanissima vita, rivedrai gli amati colli, i tramonti sulle cime innevate, le gole, le lacrime di questi occhi.

Anna Lisa è un dono dal cielo per gli amati genitori, i nonni, gli zii.
Formulo per lei, e per tutti i suoi cari, gli auguri più belli.
Sorrido quando penso alle sue piccole manine, ai suoi teneri occhi, al piccolo batuffolo tra i merletti.
Mi chiedo già, se amerà la poesia, è un piccolo brivido.

Lo stesso che provo nel sapere che puoi accarezzarla.
E’ una gioia infinita. Difficilmente dimenticherò questo “Dono” amo tutta la famiglia, poiché riconosco che la famiglia ama me, da sempre. Grazie.

Sono felice per te. Amala. Uno zio deve anche viziarla, coccolarla.
Hai delle responsabilità, devi essere presente, così, con tutto l’amore che hai per tua sorella, per Pietro.
Sii tenero Ami. Tenero come ti ricordo io.
Felicitazioni ancora.
Ti sono vicina.
Dai un bacio per me ad Antonella.
Dille che è stata “Grande”, e che la “piccola” la sento un pochino mia.
Ti fa piacere? ti fa piacere se la amo quanto te?
Non ho pretese, solo volervi bene.
Grazie per questo dono.
La prima notte di stelle è per Anna Lisa, stasera.

Domani, le osserverà con lo stesso amore dello zio – dell’amata nonnina – e modestamente di quest’adulta zia.
Sii portavoce di ciò che è bello.
I bambini credono a tutto.
E tu hai molta fantasia, non perderla in giro per il folto.
Mantieni alto il tuo livello, alto principe, ora che hai a chi narrare le tue favole.

Io le attendo ancora. Ho fede!

Il mio affetto.

giovedì 21 ottobre 2010

*****

Ritornerò qui ogni giorno
Trovando solo nella mente la nostra casa
Non ricordavo che il tempo
Così, com’è gestito dall’uomo moderno
Avesse avuto un termine

Per certo - proverò quel vuoto
Nessuno più aprirà la porta
Anche se nessuno potrà smontare
Quello che noi abbiamo elevato
Ogni sera – prima di salire le scale
Tornerò a te con il pensiero
Non nutrire dubbi - quello che è stato - è
Domani vivrà ancora

E’ un cuore che ama ciò che non ha
Ma non resterà immobile nel desiderio
Aprirà le finestre con la stessa identica speranza
Che l’ha alimentato per anni in questo corso

Assieme osserveremo l’alba
Là – nel punto giusto per plaudire
Dove guardammo il monte nello stesso senso
Sarà più pallida la luna in estate
Più luminosa - nelle notti gelide e lunghe

Alzerò lo sguardo
Cercando la costellazione del Cigno
La avvolgerò di attenzioni
Giocando con la mia memoria
Mi piacerà osservare il suo spazio
E nel farlo
Ti invierò la buonanotte




Asia

mercoledì 20 ottobre 2010

*****

“Mi dono con gioia, Tu non accettare con tristezza”.
Trascorrerò in silenzio questo tempo. L’assenza di te mi toglie la voglia di proseguire il mio viaggio.
Di proseguire oltre alla notte.
Passano i giorni – ma non accenna a diminuire questo disagio. La nostalgia è sempre più presente - Partecipe.

Si ripresenta sempre più vasta - più dolce – più inquieta.

Più volte scrutando il cielo della Rocca (nelle sue serate migliori) ho frenato il pianto, dilatando doppiamente queste pupille, sensibili, alla visione sconfinata di quest’Universo.
Così lontano, così sentito in quest’essenza.
Il segreto di questo sentire è di non rifiutarsi mai, osservare intensamente tutto ciò che vive.

Gli occhi dell’immaginario sono più profondi, la pupilla è più ampia, a loro, non sfugge nulla.
Ci s’incontra, ci si saluta, io vengo da lontano, e tu?
Cosa fai? Quali legami, etc.

Così – sì cerca sempre quella rappresentatività, che fa il distinguo.
Ho imparato a leggere, meno a scrivere, mi dico.
Quale legame scrittrice? Qual lettore? Quale?
Sento questa debita distanza.
La avverto sai?
E tu?

Buonanotte Voce.

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Tu, devi essere altrove, per non inviarmi un saluto.
Resto in silenzio, raccomandandomi al tuo affetto.

Buona giornata Ami.



Asia

martedì 19 ottobre 2010

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Esistono fili di ghiaccio
che nessun sole riesce a dissolvere
e tenaci schermano il pensiero

Esistono laghi profondi come il mare
e con sponde sicure
a cui approdare

Ho reciso fili come steli di margherite
Ho nuotato in mari circoscritti

Una cosa sola
è rimasta nel cuore
l'amicizia che ci lega.


f.to


Mio caro Ami
Risponderò con questa frase nota:
“Sei un intimo mistero, di amore e di gioia, fortissimo”.
Ti mando il cielo nitido di Roma, è meraviglioso oggi.
Così, com'è bellissima, la tua poesia per me.

Nel frattempo, aspettami nell’attesa, accoglimi dentro, quando mi vedrai arrivare.


Asia

*****

Non andartene da solo - con te porta questo pensiero




Il chiarore dell’alba
Conferisce al nuovo giorno
Una pennellata d’autore
Lieve come sa esserlo la nostra esitazione
Assomigliante alla gioia del cuore che mi regali
Grazie al sottile frutto dello spirito



Asia

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Pensieri vocianti
Si aggregano alla tua anima
Sottraendosi
A questa volontà
Sorvegliante attenta
Della tua vita



asia

lunedì 18 ottobre 2010

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Anche se non ti raggiungerò mai, sento il bisogno di scrivere qualcosa.
E’ verità. Vivo la mia sofferenza. Non scomparirà a breve. E' mia soltanto. Non desidero disperdere i suoi petali neri, mi appartengono tutti, così, come la gioia che l’ha resa possibile.
Non rifiuterò l’amore, né amare. Versano in una scatola chiusa, i piccoli cristalli di sale, condannati a essere, nonostante il loro peso, sono accompagnati da amore.
Non riescono a volare – né a raggiungere la luna stasera. E tu, non ritirarti come un viandante a guardare quelle torri, la Natura si sa, non si lascia sfuggire alla nostra ammirazione. Lei è immutabilmente sapiente. Piuttosto, guarda quello che non vuoi vedere, chiudi gli occhi questa sera, la luna ha una sua vita celeste, ed è difficile senza una luce interiore osservare i suoi coni d’ombra. Così, non pensare mai che questo cuore, abbia smesso di dispensare energie positive. La sua generosità è salva. Ha solo imparato a restare in disparte.
Un cuore grande non ha bisogno di luce riflessa, sa vivere della propria fiammella, e tu sei stato per lui un faro, un’improvvisa scoperta.
Ho lottato invano per reprimerla, ma si è diffusa rapidamente, come un suono vicino, una musica che amo.
E’ in quei momenti che sento, e scopro, l’intimo significato.
Così, corteggio quel fiore - o più semplicemente, trattengo per me una sua piccola foglia, che in un qualsiasi momento possa accarezzare, proprio come fa il mare con un sasso, non ottiene risposta, ma la sua carezza lo leviga.

Buonanotte giorno - avverto l’eco distinguersi

Non ho cambiato la serratura
E se ben ricordo
Ti ho donato le chiavi qualche tempo fa
Ho imparato a parlare con i fiori
A immaginare la tua presenza qui
Comunicando con la tua stessa ombra

Quando vuoi - puoi approdare
Avverto già l’eco distinguersi
Come se volesse indicarmi il punto
Noto soltanto al destino
Se credi - puoi rimanere
Non chiedermi la disponibilità

Sarebbe una gioia epica


Asia

domenica 17 ottobre 2010

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Non si addice alla tua anima fingere.
Questo comportamento non ti qualifica. Né è riconducibile alla poesia di tutto ciò che ti circonda.
Mi dispiace, dover dare sfogo alla delusione, è il tuo atteggiamento che trovo fuori luogo. Scopro sempre qualcosa di nuovo, soprattutto, quando è implicata la tua anima. Anima che mi ha accarezzato per lungo tempo, che tra l’altro ritengo altamente sensibile. Ora tutto l'insieme cambia.
Volare è un volere sublime per questa donna. Lei voleva essere accolta in un momento di disagio, conferito da un’essenza non presente, seppure non lontana.
E’ stato un incontro della mente, dove entrambi, non volevamo essere visti.
Nel frattempo, ho sentito il tuo dolore, tu hai posto l'accento sul mio.
E’ stata, ed è, una percezione avvertita tra un pensiero e un altro a riscaldare questo cuore, affinché non smarrisse nuovamente in quel cibo, offerto dalla provvidenza a favore di quelle notti interminabili, dove la fantasia si propone, senza il dovuto ricordo, o meglio, stringendosi al quieto disagio.
Basta Ami, mi fa male il cuore.
Placo la sofferenza nel tramonto della Rocca.
Domani è nuovo.
Tvb


Esaminerò la tua sofferenza
Nei particolari
La prenderò su di me
Con queste mani
La vezzeggerò

Ti conquisterà questa Donna

Ti parlerà di alcune possibilità
Accogliendo il tuo sfogo
Come qualcosa di suo
Da consegnare all’oblio

Così sarà per l’inquietudine che ti schiaccia
Per l’orgoglio che non ti consente di comunicare
Tempeste
Per i tuoi giorni
Per i tuoi sogni

Lì - in quel terreno fecondo
Privo d’accumuli
Si muoverà nella penombra
Riequilibrando il limite
Bisognoso d’attenzioni



Asia

sabato 16 ottobre 2010

******

....
Poesia
Vita che scorre all’interno del sistema venoso, nervoso, cerebrale. Che palpita intorno alla corteccia, che va oltre il punto statico da dove muove quest’osservazione. Avvalendosi dell’unica via di fuga che sa, che vuole e tende, verso l’Infinito. Riesco a spiegarmi? Ho ripercorso i miei solchi lasciati nei cassettini della memoria, ancora chiusi, presenti, irrorati da un’eterna giovinezza. Riesci a comprendermi?

E’ una sottilissima ansia quella che delimita queste parole, che lambiscono il cuore, che vuole ancora per sé fiducia, nel suo porsi qual Poesia.
Se tu vuoi, puoi sezionare queste pareti al microscopio, non avvertirò il dolore.
Ma tu corri ad acchiappare la notte.

Frattanto

Racchiuse in una bolla soave
Queste riflessioni verdeggianti
Consapevoli di abitare
Questa sfera segreta
Dove gli affetti vivono

Attraversano
Campi ancora incolti
Foreste
Specchi d’acqua
In questa mente adulta
Ossequiosa del silenzio
Esistono

In questo magico entusiasmo
Impaziente
Bussano al tuo cuore
Incredibilmente complesse
Ti chiamano

Proprio qui
Ai margini di un bosco



Asia

venerdì 15 ottobre 2010

******

Essenze immense per un piccolo cuore.
Mi è pressoché impensabile, rinunciare alla vita, quanto più sfuggenti si presentano gli eventi. La osservo con stupore. Torno bambina. Alla primordiale curiosità per le cose belle, per come vivono correlate tra loro. Emozioni confuse queste mie, probabili intuizioni, perseguite con generoso slancio, (anche se non possedute realmente) amate. Benamate così intensamente nella loro essenza da renderle reali, nella più totale assenza.
Tizzoni accesi nella cenere viva – mai spenta – che tra le sue polveri grigie - ritrova le ataviche verità, celate a questa stessa esistenza. Seppur riscontrabili nei sentimenti, nella “rete” filiforme.
Probabilmente, giacché mi fido di questo mio sentire, fino a quando mi apparterrà la vita, sarai con me. Così termino il mio giorno.
Affidandoti alla sera, con l’abitudine d’intrattenermi con te, mi affido alla notte.
Buonanotte Voce



Radici abbarbicate
Lungo sentieri impraticabili
In questa esistenza
Che vuole vivere
Che ama stringersi attorno alla vita
Tra pareti rocciose
Con mantelli stinti
Tra ciottoli sforniti della parola
Sprovvisti del conforto

Con dita doloranti
(rese fragili dagli indolenti)
Sotto il raggio obliquo
Insufficienti a redimere questa sofferenza

Nonostante le felci
L’amata landa
Nel crescente silenzio
Tenero
Come una parola “distante”
Si inoltra

Con alterigia
Nel pallore della luna
Mentre la terra sotto i piedi
Assume quel colore prediletto
Dove il suo sogno riposa




Asia

giovedì 14 ottobre 2010

*****

Mi chiedo se tutto è rimasto così
Come l’ho lasciato io qualche tempo fa
Lo ricordo come fosse ieri
Difficile dimenticare le gole
Dove quest’amore si assediava
Dove stanco - si aggira ancora
Dove per la prima volta ha sentito freddo
Un inverno - di qualche tempo fa

Affascinata e immobile
Come davanti a un quadro di Renoir
Assolutamente muta
Provo un gradevolissimo piacere
Mentre ammiro la tua Valle
Quasi a renderla reale
Qui - dentro le quattro facciate della mia porziuncola

Ci si allontana sempre con delle promesse solenni
Dando rilievo al pensiero

"Tu non avrai mai fine
Sarò con te per i restanti giorni
Tu sei speciale – davvero
Non ti dimenticherò - Promesso
Tu - sempre più importante in questa vita"

Deliziosa cortesia
Allettante menzogna
Scritte da mani vellutate
Mentre io vivo il disagio
Colpita nel pensiero profondo
Fragile - mi allontano a forza
Prudente a non voltarmi indietro
Accorta a non proseguire il viaggio
Abile a rimuovere l’icona

Perché nessuno possa dire del suo
Poiché nessuno conosce questi frammenti di poesia
Né è consentito loro di aprire bocca
A quale titolo?
Esiste un codice comportamentale
A ognuno fa fede il proprio
Ed è difficile dividere la sofferenza
Intraprendere quella conversazione
Misura - riservatezza - lettore

Troppo insincera la sorte
Nonostante i buoni propositi della notte
L’irreale luogo consapevole di quell’intimità
Allontano la voce - meglio tornare al motivo
Alla disoccupazione
Al misero bilancio

Migliore sarebbe la cosa giusta
Mi chiedo qual è?
Forse si cela in quel riflesso
O più probabilmente negli spazi condivisi
Collegati alla dea Ramnunte
Rintanata nelle acque “dell’incantevole fonte”



Asia

mercoledì 13 ottobre 2010

*****

A te che ti proponi
...
Non sei estraneo a questo repertorio
Ma per nessuna ragione ti rivelerò
Non hai colore di pelle
Né una lingua che ti distingua

Libero da idiomi
Viandante solitario
Trasparente
Nei pensieri che mi riguardano

Che motivo ho di palesarti?
Se entrambi godiamo dell’aria della sera
Rifiorendo sotto la luna

Furtivamente mi cerchi
Ti avvicini
Per poi affrettarti ai silenzi

Sei una fragranza nota
Piacevole
Che s’insinua dentro
Come un sapore familiare al palato

Ti riconosco
Nella pace che conduce al sonno
Che mi lascia al sogno
Sorprendentemente vicino - tu

Stupefatta
Nella fantasia tutta al femminile
Mi sforzo di capire
Con tranquillità cristallizzo il tempo
Focalizzando le prove

Argomenti ancora da rivelare
Senza divagare
Sul tuo mondo immenso
Grande da percorrere
Ma infinitamente piccolo
Vulnerabile - Tremante
Quando vuole essere abbracciato



Asia

*****

Una occupazione ritenuta “inutile”


Inutilmente ha atteso
Beffata da un’arroganza
Tacita
Astuta
Falsi perbenismi
Violenze psicologiche
Lei - un’altra donna

Davanti a sé - passi nella notte
Talenti svenduti
Ombre
Sulle sue orme

Cammina
Affondando in quelle profondità
Nelle note più alte
Nelle insenature più dolenti
Là - dove le albe sbiadiscono
Pallidamente

Dilaniata al cospetto del sole
Traboccante di poesia
Si affida al giorno
Lavorando
Studiando come può

Attendendo la sera
Per ritrovarsi nella stanza eletta
E ritrovarsi nel pensiero
A sfiorare le stelle





Agli amici CDP un pensiero

martedì 12 ottobre 2010

*****

….
Per te il giorno non conoscerà tramonto
Per te le stelle non smetteranno mai di brillare
Per te ogni attimo diverrà eterno nell'eterno divenire
per te, solo per te ...

Scusa se mi sono lasciato prendere la mano ed ho continuato idealmente ed indegnamente il tuo "canto libero"

Sempre leggera ed immediata nelle tue parole.

f.to



...
Non ho altro.
Non posso condividere i giochi - né queste “piccole conoscenze”.
Sono talmente povere. Non ho mai giocato in vita mia, e, chiaramente, non posso permettermelo ora. Sarei ridicola.
Lei ti amerà molto di più di come avrei potuto farlo io.
Affidami alla Poesia.
Non ho altro.
La poesia è tutto per me.
E’ la mia interazione con il mondo – se il “mondo” legge di me.
Dio ti benedica, vi benedica.
Grazie di tutto.
Sono più sola - ma non ricuso questa compagnia.

Asia

lunedì 11 ottobre 2010

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Le mie stelline, stannno per identificare cinque minuti di stupore, di meraviglia, in ossequio alla Natura.




Grazie amico Lettore. Asia

domenica 10 ottobre 2010

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E’ una fievole voce quella che grida
Così - come anonima è la sua penna
In quest’ultimo tempo si chiede spesso
Quale irritazione ti ha provocato

Sarà coraggiosa - per saperlo doveva pur provare?

Troverà ora quella via d’uscita
Si aiuterà guardando oltre
Inaspettatamente
Si porrà controcorrente

Eviterà il suo sguardo
L’indefinibile legame
E, nonostante il silenzio persistente
Avvisterà la tua anima lontana
Solo nei sogni - rievocherà il passato

E’ un mare calmo quello che intravede
E il sole si abbandona alle sue cure
Mentre lei raccoglie l’ultimo bagliore
Raramente si concede alla sofferenza





Asia

sabato 9 ottobre 2010

L’ultimo abbraccio

Milioni d’occhi osservano il tricolore
E ognuno di loro - vuole per sé un ricordo
Dolore
Sdegno
Sconforto - Vivono all’unisono

Non è retorica - non è il momento
Né interromperò la muta veglia
Piango in silenzio
Come le foglie
Caduti anzitempo in quest’autunno inoltrato

La natura si accomiata nel suo palpito lieve
Dal sottobosco i ciclamini sbocciano per Voi
Richiamerò alla memoria i diciannove volti
Vi appellerò ancora - tutti diventerete presenti
Ad uno ad uno - enumererò i palpiti
La felicità possibile – sfumata

Fiduciosi
Avete attraversato la vita
Il futuro non Vi ha accolto – futile è la speranza
Anime belle
Piccoli giganti del cielo

“…Tu uomo non hai fine”

Riposerete sul quel prato verde
La Vostra isola non sarà sommersa
Godrete la luce
L’amore non sarà di parte

Delicati pensieri Vi raggiungono stasera
Tra le guglie della città invisibile
Non ho il coraggio dell’addio
Né la forza del perdono

Obbligherò questa volontà alla disciplina – all’ordine
Ricordo: come per alcuni di Voi la vita era appena cominciata
Ragazzi - poco più che ragazzi - ora di tutti noi
Immeritatamente
Padri e mariti generosi - innocenti - benevoli martiri

Nel cuore ognuno di Voi aveva una fede – una preghiera: tornare
Non ho quell’autorità sulla morte
Ora - sareste Lazzaro

Considero il gesto deplorevole
Nel suo governo cieco - assurdo - feroce
Di chi non Vi ha permesso vivere



Nasiriyya 13/11/2008
fm

venerdì 8 ottobre 2010

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Cercando l’Eden
“Smeraldo, e d’oro era l’opera dei castoni e dei tuoi incastri in te”


A mani vuote m’incammino
Destinazione l’Eden – ne avrò cura anch’io
Andrò da sola nella ricerca
Mi avvarrò della mia comprensione
Sarò amica di me stessa

Diletta terra
Eden di Dio – sgabello dei Suoi piedi
E’ una fame profonda questa mia
Tale è la sete
Modesta è questa conoscenza - accettala com’è
Non preferirli i miei petali sparsi
Solo - non rifiutarli

E’ un vanesio sentimento quello che vive in petto
Se l’abbandono mi lascerà morire
Così - non fingo – né mi sottraggo a te

E’ l’Eden dorato quello che io ricerco
Non mi lascerò sedurre dalle remore
Chiunque potrà idealizzarsi qui
Per parte mia cercherò di non trascurare nulla
Tutto vive - ed è tutto reale in questo cuore

Contemplerò ancora questo suo giardino
Si opporranno queste mani a chi vuole deturparlo
Tutte le cose saranno care
Agirò in difesa – mi farò schiava
Desisterò?
Insisterò?

Non ha importanza
E’ un senso di conforto
Disporre con cura gli obiettivi
Fiduciosamente conseguirò quei risultati
Massimizzerò anche quest’amore

Imparerò – batte serenamente questo cuore
Accoglierà la parte più difficile - la più toccante.
Sceglierà la rinuncia per compagna
Sacrificio che da qualche tempo s’impone




Asia

giovedì 7 ottobre 2010

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È un vizio inveterato vivere
Straordinario e sorprendente sempre
E’ un viaggio solitario
Caro lettore

Molte le vicissitudini
Determinazione e coraggio - ciò che ci vuole
A volte - è pressoché inevitabile per alcuni
Invocare l’unica certezza
Determinazione
Ho appena scritto - saggezza riconfermata

Troppo spesso si cade nel laccio
Ci si affatica inutilmente
Può tornare aspro il cammino se reso scivoloso
Non sempre si possono eludere le prove
Ricordi Seneca?
”Non si sfugge quant’anche alle più effimere delle pene “
E tu - non essere novizio in fatti di cuore

Sono dardi non cicatrizzanti e tu il bersaglio
A volte si decuplicano assorbendo quelli destinati ad altri
E’ una delle tante realtà - Lettore
Certamente la filosofia aiuta
E’ bene non essere con lei in collisione

Paga il tuo tributo
Solo un’anima grande - generosa - non si sconvolge
Da sola può attendere al vizio inveterato del quotidiano vivere
Non disperare mai - lo dico a te che mi leggi
A te che nei miei pensieri scruti
È un suggerimento anche per questa donna
Anche lei vive queste pene

Mi piace osservare in natura i mutamenti
Dopo la pioggia seguirà il sereno
Così, come alle tenebre - l’aurora
E ancora - vale per i venti - per i mari - per la volta celeste

“E’ un cattivo soldato – quello che lamentandosi segue il generale”

La vita è così per tutti
Per tutti è un impegno sofferto
Non sta a te contraddire l’Universo
Né è dato a me
Accogli anche tu questi suggerimenti
In loro ho riversato quest’afflato
Non disprezzare questa sospesa sfera
Non mettere mai in dubbio chi ti ama
“Non puoi correggere gli dei - piuttosto correggi te stesso!”

E’ quello che io sento di approvare



Asia

mercoledì 6 ottobre 2010

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Ogni solitudine si presenta sotto una luce diversa. Sottacendo spesso gli elementi che l’hanno causata. Porta con sé la sua attrazione, tanto da non poter precludere la sua vicinanza. Minimizza il dolore, prendendolo con mani tremanti, quasi fosse un cristallo. Trattando con cortesia la nostra debolezza, attraversando l’io con infinita devozione.
E’ la solitudine che amo, è la solitudine che ho dispiegato sotto i raggi della luna, riavvolgendola nei sogni - nelle pieghe del silenzio di un’alba.
E’ questo tipo di solitudine che, passando davanti alla mia casa, ha inteso favorirmi della sua presenza.
Nessuno ha notato la sua sottile e silenziosa presenza mentre si soffermava, neppure uno, ha notato quel pallore mentre mi attardavo nel guardare i fiori, nessuno ha considerato il mio bisogno di spiritualità.
Solo dopo si ritorna ad amare, obbedienti a quel volere supremo, insito nell’uomo, amare! Irreprensibili obbediamo.
Lasciando alle spalle vincoli di sangue. Abbandonando gli affetti più intimi della nostra prima età per unirci a un cuore che il più delle volte non conosce l'altro.
Assillati da un solo piacere, bere alla coppa dello stesso amore.
Un lui per sempre. Ancora un lui nel sogno, ancora un lui, onnipresenza, mitica esistenza. Senza paura ne seguiamo l’ombra, il fantasma.
Ne acclamiamo le qualità, disconoscendone, a spada tratta, le trasgressioni.
Alternativamente, reciprocamente attratti dalla sua anima.
Sfuggita alla curiosità di Venere.
Perché?


asia

lunedì 4 ottobre 2010

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Non ho modo migliore per rappresentarti
Se non raccontare di te attraverso i colori
Nel tuo proporti in questa “perfezione”

E’ passato del tempo qui alla Rocca
E l’abile matita non ancora stanca
Evidenzia - Rileva
Le parole sopra che il cuore vorrebbe soffocare

Sensazioni da vivere
Volumi da leggere
Da consentirmi di non smettere mai
Emozioni
Sulla soglia dell’incredibilità

Nuova – come petali in fiore
La tentazione di svelarmi a te
Lettore
Nei punti montanti
Nelle peculiarità del cuore

Profumi - Stradine
Folti
Habitat magici – confortevoli
Ci permettevano un certo agio
Una qualsiasi riservatezza

Nelle crespe dell’erba
Nei seguiti dell’anima
Intensa - Viva
Ne evoco la vita interiore



Asia

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Parlo di lui
Un poeta
Un’entità sovrastante
Che soprintende l’immensità della notte
Dove nessuna porta batte
E l’alito che vi aleggia
E’ offerto alle stelle
Teneramente
Discreto
Espone se stesso
Regalandoci
Un incontenibile trasporto

Parlo di lui - un Poeta
Non aggiungo sillabe



Asia

domenica 3 ottobre 2010

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Così, questa matita descrive
L’aria calda di un tardo pomeriggio
Esibendo la solitudine nella sua unicità
Mai limitata - né in conflitto con il resto del mondo

L’io serve alla causa
E’ un’intimità mal celata
E’ una parete nuda
Al posto dei colori – icone sfocate
Muta - resta nell’attesa

Un brivido attraversa le mani
Fino alla gola stringe
Esperto l’io – ricusa il pianto
In questa fedeltà portata senza peso

Sperimenterai a tue spese
Questo caos d’emozioni
In un probabile futuro
Freddo
Deludente

Splendida chimera
En passant
Riordina se puoi i tuoi pensieri
Intorno a quest’arbusto malfermo

Immobile
Davanti ad una sera
Che si sta spegnendo





asia

sabato 2 ottobre 2010

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E’ inutile mentire, più volte sono intervenuta in favore di questo sentire, più volte ratificato in silenzio da un cuore accondiscendente. E’ innegabile la resistenza. Colpito da una determinazione che ha messo in discussione la stessa vita. E’ avente talmente voluto questo rifiuto che ancora oggi, non mi capacito. Perché? È dunque così arida la tua scienza? E’ dunque soltanto un rumore chiassoso quest’anima?

E’ un piccolo dono quello che è sprofondato in un silenzio ossequioso, io non credevo, né immaginavo possibile una tale reazione. Mi è sembrato come se tu fossi stato colpito da un oggetto ferente, è dunque questa la reazione che detoni con questa piccola donna?

Fuori sta piovendo, anche il cielo lacrima da tre mesi, forse sono cosciente delle mie lacrime, ma non è il solo che esercita la stagione fredda, c’è anche la TV, che nel suo resoconto giornaliero, parla del mal tempo, delle disgrazie associate a quest’ultimo inverno e non solo.

La porziuncola pullula di pensieri. Ho con me un libro, lo osservo con la voglia di leggerlo immediatamente, poi, la mia poltroncina è invitante, così mi servo della sua comodità per riflettere. Al tuo pensiero, sorrido.

Sopra il buon umore, il tuo sorriso, l’eco della tua voce, il colore dei capelli, le tue sigarette, la tua vita, le tue ricerche. Così solitario, riesco a immaginarti solo in questo modo.
Riavvolgo i miei ricordi in quel qualcosa mai appartenuta. Tutto questo e altro.
Tutto appare più scenico, onirico di quanto la realtà lo fosse effettivamente.
Molte tirannie rivestono questa realtà. Nonostante te, abbia accettato il suo cuore, accogliendo i suoi sogni, soprattutto in questi, dove ti sei ritrovato spesso.

Ho lottato, per non dimenticare in fretta quelle libertà che ti hanno portato lontano. In fondo, perché ricercare le complicazioni? La vita è molto più semplice, meglio viverla per come si offre. Questo cuore è scampato ai vincoli, guarda ancora verso il colle, molto probabilmente, preferendo la durevole pausa, magari facendola riemergere nella sua sommersa fiammella.
A oggi per me, sei stato e sei un desiderio vivissimo, solo che l'io, non protesta.




asia

venerdì 1 ottobre 2010

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E' così bello leggerti, perché voler attribuire quel qualcosa o quel qualcuno.
Leggerti - è già un’emozione – di questo te ne sono grata.
Riconosco in te un poeta delicatissimo.


Queste parole
Possono risultare inopportune
Poco convincenti
Inappropriate

Lontane
Dalla compiacenza
Dalla soggezione
Non incoraggiano il dominio
Né la prevaricazione

Invocano
L’indulgenza sempre
Sollecitano quel passaggio

"Chi ha scritto che per affidare dei compiti
Necessita sempre di quella determinazione?"

Non è forse vero, che in ogni stretta di mano
Esiste un guanto di velluto?

Rifletti
L’impeto non si forgia per vigore




Asia

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Mio Caro Ami

Sei talmente completo tu, che necessariamente devo accettare le mie imperfezioni, ciò non toglie, che la mia anima, non imparerà mai la prigionia, piuttosto, chiederà asilo al silenzio, quale ospite eccellente.

“Una saetta di melodia per te”.


...Tua