Cara
amica,
sono
remoti i tempi in cui ci dilettavamo dell’estate e delle ore spensierate, ed è
piuttosto tardivo il riconoscimento.
Le montagne adiacenti dominavano la
campagna e noi sempre unite a rincorrere le stagioni.
Lembi di memoria.
Dopo il
distacco dell’amata sorella, i pomeriggi sono pieni di mestizia, (nonostante
l’impegno di chi mi vive accanto) nulla più riscalda il mio cuore, nemmeno le
attenzioni elargite dagli amici, né l’amato giardino rimedia a questo
impallidire.
La
scorsa settimana ho deposto dei fiori sulla sua tomba, non viene meno l’amore
per ciò che è stato, e, nonostante la sua assenza/presenza, avverto un
malessere costante.
Le
nebbie avvolgono i ricordi come preziose porcellane, fra questi avviluppo la
tua esistenza, ringraziandoti per l’affetto profuso, ne sono ancora
impressionata per la soavità del gesto.
Ora
ti chiedo, se puoi, di fronteggiare l’assenza con la tua solita intraprendenza,
a motivo del ricordo, la lealtà non ondeggia mai, sostantivo di cui Loris ne andava
fiera.
Grazie.