lunedì 31 gennaio 2011

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Puoi rimproverarmi la mia incompetenza, forse qualche disattenzione, ma mai questo cuore, nè il suo scrigno delizioso, referente della parte più nobile dell’anima.

...tua




Asia

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Ti invio questo fiore
Proviene da una terra senza nome
Mi ha raggiunto il suo profumo
In questo disagio dell’anima

Era in Marzo
Non potevo offrirtelo
La primavera era appena introdotta
Le sue radici non avevano ancora radicato

Oggi posso inviartelo
Non ricordo il suo nome
Mi piace pensare che sia di nessuno
Mi piace donarle un nome nuovo
Che meglio si adatti ai tuoi occhi

Chissà se anche lui soffre per la recisione
Se anche lui ha nostalgia del prato
Di quel paesaggio naturale
Dove un remoto seme
Si è abbandonato all’ambiente
Gea ha fatto di tutto per salvarlo
Cullandolo tra il vento
Irrorandolo con piogge leggere

L’ho cercato a lungo
La mia avidità in fatto di fiori è nota
Così - trovandolo l’ho protetto anch’io
L’ho nascosto in uno spazio fresco
Fiorendo – si è conservato per te

Mi è sembrato perfetto
Agli occhi miei profani – tutto è perfetto
Tu – non rifiutarlo
Soprattutto - non gettarlo

E’ consacrato
All’amore delle essenze campestri





asia

sabato 29 gennaio 2011

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Pensa a questo mio dire lettore
Forse stai già festeggiando il carnevale
Trascurando questa sofferenza
Più non osservi questo cammino
E più non conti le parole sepolte
Che ha in serbo
Che attendono di vezzeggiare il tuo cuore

Ti chiede ancora quel senso di comunione
Quelle sensazioni
Che suscitino in te una qualsiasi reazione
Intensa
Concentrata
Come il fruscio del vento tra le foglie

Non ho quel talento lo sai bene
Affinché delle mie tematiche – tu
Possa farne quel piacevole rabbrividire
Mi proverò lettore
Non conosco quanto il tuo sentire può identificarsi al mio

Imprudenze romantiche
Dettate da una solitudine che nell’anima affonda le radici
Cristallizzandosi
Come brezza leggera

Coltiverò questo mio hobby
Porrò attenzione ai dettagli
E’ comodità per l’anima
Che nottetempo varca la soglia delle tue emozioni





asia

venerdì 28 gennaio 2011

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A quelle piccole isole
L’anima mia tende con tutta la sua forza
Aggrapparsi a loro per non trovarsi naufraga nelle ostilità

Non presterà orecchio all’inquietudine
Costretta dalla razionalità ad andare avanti
Non turberà questa sua mente

Giocosità
Serbale memoria di quel tempo spensierato
Donale ospitalità
I suoi sono nobili pensieri
Effigiala del tuo suggello

Non è dato a questi occhi scrutarlo dentro
Impenetrabile com’è
Ma non resiste questa matita di accennarlo
Desiderosa com’è di quella vita introversa

Nessuna emozione è più impudente
Di quella che annuncia un pensiero esule




Asia

mercoledì 26 gennaio 2011

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Dai voce alla tua sofferenza
Maestoso dolore non lasciarti flettere
Chiedi soltanto di dare voce alla tua afflizione
Le lacrime bagnano la polvere
Gli echi filtrano dalle finestre chiuse

Hai guardato oltre questo spazio
Sotto la volta trapuntata
Rumoreggiando la tua ansia
Sollevando i fantasmi della notte

Periodo sconnesso
Vivi nella solitudine più aspra

Sogna
Non sentire quella umiliazione
Che ti vede evirato



asia

lunedì 24 gennaio 2011

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Qui il silenzio si fa attento
Mentre ascolta la pioggia
Immagina i tuoi sogni

Portandosi via un po’ di te
Disperdendoti
Mentre trascorre la sera




asia

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Abiti le profondità nonostante i silenzi


Misterioso
Remoto
Apro questo mio cuore alla fantasia
Colorata
Silenziosa
Discreta

Mentre soffre
Si dona

Bruciando nelle pieghe profonde
Nonostante la calma
I ricordi tornano ugualmente

Percezioni
Rivelatrici di affetti malinconici
Irraggiungibili
Privi di voce
Fuggevoli ospiti
Confortevoli
Si affollano
Qui
In questa vita ondeggiante

venerdì 21 gennaio 2011

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Prima di me – un’altra Donna ha scritto
“Non posso vivere con te – sarebbe vita”
E la vita “in voler è matrigna”

Vorrei concentrarmi in te
Comporre dei testi che sappiano parlare al tuo cuore
Anima mia – ma le gioie della meditazione sono private

Oggi sono ancora più nostalgica
Il desiderio di te è sempre più presente
Anche se riconosco in me
L’impossibilità di vivere nei vincoli

Mi ripeto spesso

Tu hai presente la mia mente?
Conosci il mio cuore?
A volte nel silenzio stanco
Rivede quel mio canto
Pentendosi di essere stato così audace


asia

lunedì 17 gennaio 2011

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E’ la prescritta solitudine a pesare...

Ho ricondotto i miei pensieri qui
Nell’ombra
Avvolgendo il loro pallore

Ancestrali ricordi
Instabilità remote

Tu - portami con te
Nelle cavità del tuo cuore
Nei rilievi montuosi
Tra i massi difformi

Il silenzio pesa
E le ore spiano il dolore
Sotto la luna pallida
Che rende questo sentiero amaro



asia

domenica 16 gennaio 2011

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E’ una particolare intimità quella che provo a riferirti
E’ dell’anima mia un segreto
Del cuore un regalo

Non si disegna in un’esuberanza
In questa realtà priva di protagonismo
Con te percorrerò questo intervallo

Sei un’anima vasta – immensa

Il tuo cuore è un’isola
Immerso nella natura – nell’arte tutta
Sguardo dolce
Nella visibile impalcatura

Vorrei assolverti dalla commozione
Che in me suscitano i ricordi
Era – ed è una grande storia
Spiala con attenzione
Con riguardo - Rivivila
Rifioriscila per noi

Ascoltami in questo rivelarmi - scoprirai qualcosa
Non puntare il tuo dito - ho ancora dimestichezza con le parole
Sincera – le estendo

Destreggiando la penna come le mie stesse labbra

E’ la lucidità di un’anima assomigliante alla tua
Che riflette fedele il suo sentire

Viaggia con me
Nell’io che ti regalo - cogli l’evidenza
L’amore mi ha regalato un sogno
Un frammento di cielo

E’ tuo



asia

venerdì 14 gennaio 2011

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Su uno specchio d'acqua - riflessi vedrai
I raggi di quel tuo grande amore
Che sempre trasmetti
Un'eco in lontananza di affetto ti inquieta

Qualcosa - qualcuno ci accomuna
Da una stazione all'altra - fischia un treno
Carico di chissà

Tu mi consoli - e mi rallegri
Con la sola immediatezza




asia

martedì 11 gennaio 2011

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E’ un territorio misto, la nostra “Italia” tra pietre e paludi – tra magiche prospettive e profondità. Riflette la tua vita Ami, un reality, che si espande tra tinte luminose e pensieri profondi. Malinconici, a volte.
Un ricordo.







Asia

domenica 9 gennaio 2011

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Osservo l’altro versante


Mi piacerebbe chiedergli se anche lui vive queste sensazioni
Se il suo cuore aumenta di ritmo nel pensarmi
Se le sue labbra nell’oscurità pronunciano mai il mio nome
Mi farebbe piacere sapere se guardandosi intorno
Come me – rammenta anche lui il nostro primo incontro
Se a tutt’oggi - ammira le nuvole grigie

Nell’eventualità che anch’egli avverta del vento il lamento
E’ un batter di ciglia questo tempo
E il cuor mio è un cancello aperto
Le labbra bruciano al ricordo
Bruciano ancora di quella stessa sete

Sensazioni – alzo le strida
Ti ho dunque perso?
E’ una stagione incerta
Le nuvole si muovono informi
Coprono il colle
Avvolgono metà valle

Intenerita - osservo l’altro versante
Un po’ di fortuna invoco
Un avvenimento favorevole
Una briciola di te – questo è ciò che chiedo
Non importa se un anno - un mese - un giorno
Tu sei tutto ciò che io voglio

Il sole volge al tramonto
Lo saluto
Con l’ultimo raggio saluto te – abitante della notte
Domani sarà migliore
O forse
Sarà soltanto una pia illusione



asia

sabato 8 gennaio 2011

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Divergenze palesi, poli opposti. Tu hai motivo di viverlo in libertà questo tuo tempo e, molto probabilmente, è vero ciò che scrivi. Disponi ampiamente di lui, come io, dispongo dei miei stessi commensali. La diversità sta tutta nelle intraprendenze. Molti più formalismi occupano questa vita. Anche se tutto ciò, non sempre è da attribuire al lavoro che ad ogni modo ha amato e ama tuttora, ne è pegno l’onore. Rassicurati. Le pareti, di cui io parlo, sono viste e sentite in senso metaforico, dove alcuni giorni i tramonti sono vissuti più serenamente e con la poesia che ne deriva; altri, con molta severità, o meglio, visti solamente nella loro natura. Si fa sera, si fa notte e, subito l’alba. E’ tempo che scorre, ma ti posso assicurare che, il sole non perderà le sue credenziali visibili qui, così come la poesia, che si espande attraverso una forza sconosciuta, accrescendo i desideri facendoli germogliare laddove tutto è mutevole, avendo a cuore l’erboso germoglio.

Grazie del tuo intervento privato.




Asia

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Felice di non aver sognato questa sera. Felice di saperti al mio fianco, di saperti “ritornato”.
Sostienimi tra le pareti della tua amabilissima anima, ogni qualvolta che, il mio piede, possa risultare incerto.
Non ho bisogno d'altro.
Il tuo affetto è la più grande ricompensa a questo cuore.
E’ qui la felicità.





Asia

giovedì 6 gennaio 2011

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Non imparerà la prigionia
Questa anima esule
Piuttosto
Chiederà asilo al silenzio
Qual ospite eccellente



asia

mercoledì 5 gennaio 2011

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Seduta davanti alla mia scrivania
Accanto a me - sosta l’anima tua
Assieme - nel lento avvolgere delle ore
Che una clessidra pigra
Propone agli occhi

Slanci del cuore
Generosità
In questo mio comprendere

Parlo di te alle mie mani
Che vorrebbero accarezzarti piano
Al cuore
Nella sua ansia raffreddato
Cerca un po’ di calore nelle cose
Infine - l’anima

Ricolma d’apprensione per te
Vive d’assoluto
D’eterno
Mai indebolita dalle negazioni
Tu – in me - riaffiori sempre

Conformemente alla sera
Che scivola in gran fretta
Rimetto questo mio sentire alla notte
Sempre più presente
Sempre più dentro
Sempre più scintilla



Asia

lunedì 3 gennaio 2011

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E’ una notte inerte – padrona del cuore
Non si distinguono i castagni
La nebbia avvolge la collina come un’ombra bianca

Tace lo stagno
Nessuna delle sue creature turba la quiete

Ho parlato forte di te
Con i fiocchi di nuvole - stasera
Rinnovando alla mente il mondo della polvere

Impeto inatteso
Cordiale
Tenero

Mi intrattieni sempre
Ho paura di percepirti
Nonostante tu - hai reso forte il mio cuore
Abbandonato all’oblio

Nessun altro è riuscito al fine
Senza preconcetti
Superfluo
Ogni altro dire

Grazie



asia

domenica 2 gennaio 2011

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Quella sostanziale differenza: tra il mondo immaginativo e il mondo generazionale!


E’ stato facile intenerirsi
Davanti al tuo cuore bambino
Insieme con lui ho diviso un percorso
Senza per questo conoscerne qualcosa

Entrambi estranei all’altro
Con un amore da vivere
Occupati in qualche cosa di sublime

Ansando - Soffrendo
Soffiando sul fuoco per ravvivarne la fiamma
Così ho amato
Così hai amato tu
Per giorni interi
Per settimane – Mesi - Anni

Forgiammo in metallo l’affetto
Ne comprendemmo il valore
Conoscemmo il suo costo
In quel consuntivo
Mai ratificato

Si impose una pausa
Un silenzio
Nessuno dei due riassumeva il giudizio
Spettatori noi
Sfidanti impopolari

Con attenzione osservammo
Quel sentimento addestrato
Con l’ansia che non ci sfiorasse

Dolcemente si allontanò
Dileguandosi
In quel mondo infinito
Eterno



asia

sabato 1 gennaio 2011

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… Passami il tono confidenziale - se nella mia reincarnazione - diverrò un pettirosso, ti verrò a trovare, così, se rinascerò un fiorellino, proverò a profumare la tua stanza, il tuo studio.
Portami con te, in ciò che ti parrà buono di me.
Per favore non serbarmi antipatie.
Credo con tutta me stessa che non ne sei capace, in ogni caso è la mia raccomandazione.
Se puoi, ancora un’ultima consegna: fammi rivivere nel tuo cielo azzurro – negli spazi adiacenti alla tua casa, nell’aria fredda dei tuoi monti.
Li amo molto, manda il tuo sguardo a loro, in special modo, verso il levante, e se la luna trascurasse le gole, avvolgendole con veli di silenzi facendole apparire più cupe e profonde, porta loro il mio saluto, spargi qualche piccola briciola per il piccolo pennuto. Inoltre, vorrei che tutto ciò che la mia volontà lusinga - non si dissolvesse - in nessun caso.
Mi hai donato molta gioia, la conservo per me, per il tempo avvenire.
Scusami quest’affetto, può darsi che col tempo ti arrivi integro, può darsi che si riveli, magari attraverso un tramonto, o più semplicemente perché un angelo si prenderà cura di lui, chi può dirlo? E’ dunque così audace? Sai, lui non si rassegna a lasciarti andar via, forse ti farebbe piacere sapere quante cose ha da rivelarti, si serve di queste poche righe per comunicartene notizia, ma è solo un semplice resoconto. Come ben sai, al cuore non si comanda.
Amati Ami.
Ho ammainato il mio cuore stamattina.



asia

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Ti sei appoggiato qui
Come una particella d’azoto ionizzato
Rasserenando lo spazio solitario
Lieve - come solo il colore sa essere

Avverto la tua essenza nel vento
Un richiamo scosso
Ma mai uragano
Intimidito – l’io si raccoglie nell’attesa

Sfiora pareti gelide questa vita
Molto più fredde di quanto tu pensassi
Solca mari distanti
Alla sola luce della luna

Si definisce libera - senza concessione
Sostituisce la parola proporsi - in desiderare
Accettando tutto di te - Tutto
La tua vita
Il trascorso
Per certo diverso – distinto

Sentimenti in assalto
Per queste emozioni
Che hanno scelto ancora te
Per dare senso e valore al loro mondo




asia

BUON ANNO