sabato 29 ottobre 2011

*****







Profondamente assorta nel mio “Universo”
Dentro di me ascolto la tua voce
Definitivamente persa?
Definitivamente consegnata al passato?

Sopra del Colle il Grande Edificio
Perfetto scenario del sublime Ingegnere
L’io incline alla malinconia
Osserva tra la sorgente amica
Il tuo viso affiorare

Considera questo tempo ozioso
Ma l’anima si sollecita al ricordo
A fianco l’essenza del cosmo
Estasiata
Risveglia le parole che ci siamo donate

Cosa né ricava la memoria?
É un terreno fertile – vergine in tal senso
Ancora tutto da plasmare
E la tua voce m’è reale
L’anima è nelle tue parole

Straordinario sentire
Attingi all’ineffabile
Al sottile silenzio
Ai sogni
Deponi l’oscurità

Spalanca questo cuore a tutte le considerazioni
Alle diversificazioni
Inchioda il tempo - trasformalo
Traccia con i colori più accesi quel bene

L’io non conosce difese
E in questo sentire
Svettano le sue idee



lunedì 24 ottobre 2011

*****






Sei tu che non sai…
Del caldo opprimente
Del freddo in quest’anima
Dello splendore del cielo qui alla Rocca
Delle foglie profumate d’eucalipto
Di come l’aria scompone i miei capelli
Di come ascolto il cinguettio dei merli
Che a turno vigilano il nido
Di come teneri indugiano sui pargoli

Sei tu che non sai
Di questo cuore bambino
Che ha accarezzato solo sogni
Di come sì predispone la notte nel pensarti
Sottile e languido si promette alla vita

Sei tu che non sai
Di come ti sfiorano queste mani
Di quella rara essenza rose
Di quante parole atone
Della lingua che si è serrata al palato

Sei tu che non sai
Di come l’anima si abbandona
Al tuo raccontare piano
Di come quest’amica ti chiami forte
Nel ricordo di te sempre più caro
Dell’odore che ha della tua pelle
Effluvi a distanza

Realtà misteriose
Incantevoli nella scena
Dell’umana armonia
Visioni a volte coraggiose
Altre consolanti

Sei tu a non sapere
Della crescita dell’erba in questo prato
Di quel che è – e non fu mai
Dimmi Ami - Tu che ne sai?

Di questo quadro grandioso che t’invio
Di questo cuore accorato
Di tanta desolazione - sconforto
Di quest’anima traboccante e vera
Di quanta nostalgia di te
In questa leggenda

Tu che ne sai?


domenica 23 ottobre 2011

*****






I miei fiori sono per te
Non saranno fuori luogo
Sono fiori raccolti tra le bacche di autunno
Sono ancora solenni
Ancor più profumati e freschi
Vista la distanza

I miei fiori sono per te
Hanno sostato a lungo
Sul mio cuore
Ora - le tue lunghe mani
Possono trattenerli

Nel loro sussurrare
Ti racconteranno d’albe bianche appena salutate
Di cieli azzurri
Di sole ancora caldo
Di notti stellate
Di luna piena
Di nebbie migranti
Di preghiere silenti

Sono i miei fiori per te
Non hanno null’altro da raccontare
Né altre devozioni da aggiungere


mercoledì 19 ottobre 2011

Per te





É avvantaggio di pochi costatare quella preziosità, ne è stupito il mio cuore di quanto tale valutazione ha generato ansia in questa vita. Ogni giorno è benedetto se speso per ciò che è bene. Ne convieni?
Anche i fiori - che nella luce si espandono – si congiungono mesti nella sera, ma non per questo perdono il profumo.

Ciao, Asia

domenica 16 ottobre 2011

A Lilia






Piccola Sissi,
"Se il tempo fosse meno tiranno, se trattenesse per sempre le nostre esistenze, non avremmo le scadenze dei compleanni, sarebbe una gioia sempre e non dovremmo considerare che il tempo ha le ali, che seppur piacevole, ci disorienta sempre.
Così, che io, per te, invoco quella soppressione".
Felice Compleanno.
Mille di questi giorni.

Zia Franca


lunedì 10 ottobre 2011

*****







Sibila questo tempo
Nel segnalare la tua assenza
Piange dentro frazionando le ore
Sconvolgendo la mia anima
Vestendola sobria nel suo non colore

Osservala
Nel suo lento perire


venerdì 7 ottobre 2011

Mughetti








Sei stato assente, così, ti scrivo da questo mondo remoto.
Non ti chiederò circa le tue vacanze, appartengono allo svago privato della tua famiglia.
Ho da raccontarti molte cose, molte, ma temo di dilungarmi troppo. E’ nella mia natura non svelarmi, non del tutto, così confido sempre nell’ausilio del vento, che oggi, è veramente forte.
Posso solo dirti che la mia anima non ha sviluppato egoismi, così sei immune da cattivi presagi.
Penso a te come a un dono, avvicinando quest’ultimo, avverto la fragranza della tua pelle, annullando i divari, ti riservo la stanza migliore.
Sei stato molto benevolo con me, facendomi spesso notare che, ogni piccola creatura se pur ferita, torna al suo nido.

Puoi credermi - se dico che non tornerò a quel chiaro di luna intimidendomi, bensì, osserverò il cielo di ottobre con i suoi vestiti più mutevoli.
Le rose stanno ancora bene, le more sono un ricordo dell’estate appena trascorsa.
Sì, anche gli amici stanno bene.
Ti raggiungo con il mio affetto, non è fragile, né pignolo, lo patteggio qui.