Perduta in questa distanza
Viandante per le vie di Roma
Incapace d’inerzia
M’intrattengo senza una ragione
Cercando di riconoscere il mio
battito
Non chiederò alla piazza - dove mi trovo
Non chiederò di te a me
Né al sole chiederò dove ti riscalda
Mi affretto solo verso la sera
Nell’ora in cui si accendono le stelle
E più luminoso appare il loro colore
In silenzio ascolto l’insensibile rumore delle macchine
Sveglia - con la voglia di riconoscermi ancora nella sera
Unitamente alla nostalgia che mi possiede
In questo monologo calmo
Di là dall’anima - spoglie pareti vivono la mia ansia
Confiscando in tempo le parole
Parole che non puoi leggere - né
ascoltare
Dove ognuno può riconoscersi cercandosi dentro
Dove le stesse si alternano nell’aria
Disseminate come luoghi
soleggiati – per chi ama la vita
Indovinabili a dispetto delle penombre
Sebbene le alternanze
Contrasti sconfitti dal colore di
un’alba
Nell’adagio del cuore
Buonanotte silenzio
asia