giovedì 30 settembre 2010

*****

Destinatario ignoto
Seduta davanti alla mia scrivania
Accanto a me sosta la tua ombra
Assieme - nel lento avvolgere delle ore
Guardiamo la clessidra pigra
Che suggerisce agli occhi
Gli slanci del cuore

Generosità – in questo mio comprendere

Parlo di te alle mie mani
Che vorrebbero accarezzarti piano
Al cuore nella sua ansia raffreddato
Cerca un po’ di calore nelle cose
Infine - l’anima

Ricolma d’apprensione per te
Vive di assoluto – di eterno
Mai indebolita dalle negazioni
Tu – nell’io riaffiori sempre
Conformemente alla sera
Che scivola in gran fretta

Rimetto questo mio provare alla notte
Sempre più presente
Sempre più dentro
Sempre più scintilla

Mai venuta a patti
Con l’ipocrisia di oggi




asia

mercoledì 29 settembre 2010

*****

Mio caro Ami,
coglierò nella bellezza dell’attimo, la tua reale presenza.
L’ideale più alto. Priva di speranze, ti rivivrò nella malinconia più intensa.
E’ muto il canto, ora che lascia spazio alla pace immota dei castagni, vigili, davanti al sogno antico.
Solo nel cuore il senso, elemento fondamentale, non ti deluderà.
Tu, non palperai il dolore dell’anima, che muta, fuori da ogni possibilità, sceglie per sé la sua elezione.
Con inconsolabile fissità, osservo quelle foglie compatte della consuetudine.
...Tua

martedì 28 settembre 2010

*****

Mio Caro
Vorrei poter portare questo sentimento a una concezione molto alta della poesia, come valore assoluto della vita e dello spirito. Vorrei che l’espressione fosse fonte originale in quest’anima. Che desse la percezione, la visione, di quanto sentito, da rinnovarsi nel comune senso di appartenenza, tra questa modesta individualità e l’altro. Occupi un posto di rilievo in questa esistenza solitaria; senza esagerare, credo che tu sia il migliore fra gli affetti più cari. In una vita semplice qual è la mia, sei divenuto espressione dell’anima. Non ho l’anima divisa né alcun altro sentimento la domina. Ha in serbo solo per la poesia, l'incanto.
Non ha altre storie da raccontare se non quella che propone.
Per parte mia, vorrei identificarmi come colei che è per te patrimonio insostituibile nella tua vita, poiché, questo è quello che tu rappresenti per lei. Infatti, sei espressione del cuore, consapevolezza dell’anima. Animata com’è dagli impegni sentimentali e morali, vorrebbe poter fondere tutti questi sentimenti nella poesia e innalzare questo canto oltre le nuvole.
E’ un pensiero maturo, questa visione della vita - realisticamente parlando, suggerisce, un sano ottimismo.
Naturalmente, è solo un pensiero. E’ probabile che, questa donna, abbia idealizzo troppo questo suo sentire, questo suo bene, riconducendolo là – tra le favole antiche, ne sarà felice, se in seguito accerterà di essere stata ammaestrata dall’amore in un momento di essenzialità per l’anima.
Dunque, fantasia e sentimento sono inscindibili. anche se, mai confonderò questi doni.
E’ possibile che, tenderò a volere bello quello che per gli altri sarà mediocre.
Non separerò l’arte dalla mia vita. Né avrà quell’espressione castigata.
La poesia, sarà, e diverrà per lei, un momento d’incontro.
Originalità per la sua stessa anima.
Quasi certamente si limiterà all’amore, in questo sentimento vedrà un momento d’inizio, nella lirica che arricchirà il cuore.
Lo adatterà a seconda delle circostanze.
Si chiede spesso, se sarà così abile da conservare integro il ricordo, farlo rivivere attraverso il messaggio, con la stessa adesione e coesione per la quale l’anima ha inteso collaborare.
Il testo di ieri l’ho voluto per ricordare l’amato Nonno…






asia

domenica 26 settembre 2010

*****

Solo l’aria...

E’ una splendida sera qui alla Rocca
Il suo cielo è limpido
Ricorda l’estate

Solo gli alberi si ergono in contrasto
Nella collinosa Natura
Desiderosi dell’ultimo raggio

Allungano in ombre
Poco distante
Il mio pensiero ti vive timidamente
Verdeggiando in speranze

Nel muto comprendere




Asia

*****

E’ una piccola riunione di famiglia
Presenti - l’io sovrano
La ratio - il cuore

Ordine del giorno - aggiornare i commensali
Con la puntualità di un amministratore
Nessun rilievo circa l’argomento
Tutti votanti
Tutti impegnati per l’avvenire
A far tesoro delle esperienze

Solo che questa volta
Più tenere sono state le attenzioni
Per questo il comitato
Ha sottoscritto un patto
Perché tu possa leggerlo quanto prima
Comodo e in privato

Laddove accadessero delle ambiguità
Nel crepuscolo confida questa serenità
Rivela che tu non indossi più dolore del suo
Ha fiducia in quella gioia futura
Confida in quell’emozione senza pari
Pregando perché ti sia lieve il percorso

Senza interruzione
Indugerà sull’estasi
Senza risparmio ti offre questo patto

Il Comitato



Asia

*****

Risalirò la notte dalle ante socchiuse
Nelle voci sibilline
Soffocherò il dolore
Ancora assonnata

Dispenserò le ore dal credere
Affannosamente
Ti restituirò questo mio bene
Nelle notti più terse del tuo cielo

Mi perderò nell’oscurità
Estremamente preziosa
Me ne servirò
Quando avrò abbandonato tutto il resto



Asia

sabato 25 settembre 2010

*****

Un plauso alla tua generosità
Al tuo cuore amabile
Alla tua grazia
Alla tua forza interiore
Alla tua intelligenza
Alle tue mani
Che attuano - con estrema puntualità e professionalità
Il ritorno alla vita

Sfuggono i particolari a questa donna
Non conosce i dettagli
Colei che scrive ignora
Si affida al governo delle sue passioni
Per esprimere questa gratitudine

Ti chiede perdono per il suo mondo piccolo
Per le sue idee innate
Lei confida nell’armonia di un colle
Acquistando per te un’espressione positiva
Indefinita – altre solo insapore

Vorrebbe stringere per sé quelle tue mani
Con deferenza accarezzarle
Con gioia affidarle a chi ha bisogno
Sapere ciò la gratifica e non poco

Grazie




Asia

giovedì 23 settembre 2010

*****





















Questa oscurità
Pensosa
In questa notte buia
Comprendo che non c’è niente da fare
E’ un’anima profonda
Le probabilità di colmarla sono pressoché nulle

L’inverso attrae
L’inverso attrae

Colma di gratitudine verso il mio Dio
Gusto le sensazioni
Pensieri raccolti sopra di un cuscino
Avverto l’avvicinarsi della gradevolezza
Che ondeggia nel tempo come un’ombra

Senza per questo cadere negli estremi
Vivacizzo il mio credo
Interrogando questa oscurità
Che pigramente
Tace



Asia

** *****

E’ un potere gratuito
Quello che eserciti sono la tua debolezza
Ciò che più temi

Non temo la morte
Mi ricongiungerà a chi amò

Vorresti farmi male - lo so
Ti conosco
Falso perbenista – ho notizia
Vorresti intimidirmi
Ogniqualvolta convinciti

Con me non tirerai fuori un ragno dal suo buco
Né esiterò a dare seguito alle parole con i fatti




Asia

*****

Inconcepibile questo mio desiderio
Insospettabile
In quest’abitudine
Assumere l’incognito

Volare nei venti
Avvicinarsi a quei mondi
Avvolta
Nell’ombra chiara della luna

Intenerita

Dalle lontane stelle
Osservai la collina
Che si estendeva verso il mare
Da inavvicinabili orizzonti

Mi ricordò di esistere

E la poesia
Fornì argomenti validi
A questo cuore






Asia

*****

Sentii un grido
Penetrarmi il cervello
Udii quei passi pesanti
Di chi non trova conforto
Scricchiolii di un'anima - risalenti al cuore

Ascoltai lamenti nella notte
Lo spazio intorno si riduceva
Persi i sensi - vacillai

Insieme all’inseparabile compagna
Mi ritrovai naufraga
Mentre la mia stessa razionalità
Non si accorse del mio perdermi

Qualcosa si spezzò
Precipitai
Mi parve di morire
Con la mia mente intorpidita

Ma una debole - flebile luce mi raggiunse
Mentre la tua immagine
Su di me affiorava




Asia/2001

mercoledì 22 settembre 2010

*****





















"Come i giorni di sole
e come stelle nella notte
sono le tue parole nel mio cuore"(RF)



Mio caro Ami,
Non badare ai miei silenzi, da dove scrivo, è una piccola oasi.
Insolita per la verità, dove puoi sostare dalle fatiche del giorno.
Elaborando le estensioni mentali. E’ un piccolo Eden
Dove le giovani palme ampliano questo immaginare.
Viaggi con me in questo presente. Mai deposto nell’idea di questa mente.
Non badare alle quieti. Non spegnerà l’affetto questa donna, non lo farà mai.
E’ nelle migliori condizioni, nonostante le apparenze.
Nascondo qui il mio tesoro. Andrò incontro al sole, sai che non sono solo "una frase fatta" sono una realtà, queste parole che vogliono colmare la vita di pensieri, giacché, tutto è riflessione, tutto è vissuto qui con una semplice partecipazione, l’anima si muove verso ogni cosa, e, quando pensa a te, si trasforma ancora.
Tvb




Asia

*****









asia

lunedì 20 settembre 2010

*****

Qualcosa ti turba.
Non sono a conoscenza del tuo male. Ti sono vicina con tutto l’affetto di cui sono capace.
E’ volato questo tempo con te. Sei stato caro. Mi sei caro. Ti ho affidato a mani più generose, probabilmente è così, confido che restino tali. Voglio crederci.
Il resto non conta. Non tenermi il broncio. Puoi leggere di me, ancora per qualche tempo, poi sparirò. Sappimi felice così. Tutte le creature che amano la poesia come questo cuore, alla fine, fanno l'esperienza dell’isolamento. Desidero restare sola con me stessa. Deve essere bello ritrovarsi dopo varie vicissitudini. Ci sono state esplosioni vulcaniche ultimamente in questo cuore.
Ora desidera crescere dentro per vedere dignitosamente.
E’ desiderio mio farlo, amare è dare, ci riuscirò.
Desidero provare l’esilio più duro per rinascere a nuova vita.
Restami vicino (per quanto ti sarà possibile) come hai sempre fatto.
Avvertirò la tua presenza, come un palpito lieve, e sin d'ora, sento di rassicurarti in proposito (nonostante il vento spazzerà via quest'amica e le sue cose) nonostante ciò, mi sento di rassicurarti su quest’affetto. Mi gioverà il silenzio. Sarà accolto da questo cuore con entusiasmo – sarà gradito come sempre. Fuggo da molti, ma non da me stessa. Non ricuserò mai il tuo affetto - anzi, ne avrò di bisogno. Ovunque sarà con me – come un luogo chiuso orientato verso il cielo.
Il mio cuore ti apparterrà sempre. È ancora una cosa bella.
Le ferite sono state suturate da mani abili, così, ora vive la sua seconda giovinezza.
Buonanotte; Dio vegli sempre sulla tua salute.
Qui ogni stella ti raccomanda.




asia

*****

Digressioni infauste
Notte - Spirito piacevole della quiete
Custode dei sogni che
Dolcemente affidi al mio cuscino
Quasi a voler realizzare un notturno sussurro
Accolto qui come reale

Plausibile scusa
Divenuta rimedio alle ore che reclamano vita
E’ probabile che questa donna
Voglia soltanto mitigare il male del consenso dei sogni

Digressioni infauste
Straordinarie tentazioni
Dilaganti in questa matura esistenza
Appellata all’oscurità coscienziosa
Nel suo codice morale




asia

domenica 19 settembre 2010

*****

...Non ti allontani mai dalla mia memoria, credimi, non sei mai disatteso.
Ti voglio molto bene, pensami con lo stesso affetto.
Non ci sarò come da copione, anche se vorrei esserci; magari invisibile. In attesa di quel qualcosa che è già successo. Ci saranno ancora gli anemoni? Le amate primule? I prati sono già in germoglio. S’intravede la bella stagione. Finalmente, possiamo confinare il sonnacchioso e freddo periodo. Ti offro tutti i colori più accesi, i più delicati nelle loro sfumature; tutto per questo bene. Accetti? Nel frattempo chiederò in prestito qualcosa di speciale, reclamando dispense per te dal dolore. Esigendo per i tuoi piccoli pargoli, amuleti. Ancora, imporrò alla luna di seguirti nei percorsi bui. Implorando il sole che ti riscaldi quando sentirai freddo.
Inviterò le nebbie ad avvolgerti, a velarti, quando intuirai il bisogno di un rifugio.
Alla notte domanderò che dispieghi i suoi sogni. I più belli.

Giacché sono in tema, ti ho sognato questa notte mentre spengevi la luce. Il crepuscolo prima, l’oscurità dopo, ti ha trasportato qui, ti ho chiamato forte… ti volevo nel mio abbraccio.
Non punire quest’affetto. Lo so, lo so, nessuno vuole questo canto, nessuno questa vita, tutti pronti a oscurarla. Lo so che Iside fece molto di più, se puoi, bonifica queste espressioni:

Tutto si riflette nella mia anima
Improntandosi
Con tale violenza
Da inciderla

Abbi cura di te e dei miei “piccoli gioielli”.



asia

sabato 18 settembre 2010

*****

“Imparerò ad amare quelle lunghe ore malate dell’esistenza, gli angusti anni di smania, quanto i brevi momenti in cui il deserto fiorisce” (E.Sodergran)




Non ho scritto questa sera, sono stata impegnata con la casa.
Caro Amico, posso soltanto farti raggiungere da queste poche righe scritte per te il 4 giugno u.s.
E’ un mondo diverso dal tuo, per questo ti chiedo di non vederlo. Sii superiore, non guardare con occhi piccoli. Esiste la vita. Oltre il matrimonio, i figli, il sogno, esiste la vita.
La tua. Non permettere a nessuno di spersonalizzare la tua personalità.
E’ un bene prezioso. Una voce autorevole ci racconta che:

"Esiste un dolore più profondo dell’amore, più elevato della conoscenza, più forte del desiderio, più amaro della povertà, non ha voce né timbro, i suoi occhi brillano come le stelle. "
La tua onestà deve brillare sempre.
Il tuo credo.

Sono con te.



asia

*****

"Costruisco una tomba per il mio cuore affinché possa riposare;
mi imbozzolo perché dovunque è inverno; mi avvolgo nei ricordi contro la tempesta" (Hòlderlin).





Grazie.
Non piangerò, mi ha donato tanto, tutto, e forse lo sta facendo anche ora nei suoi silenzi.
Ore bellissime. Ero così povera, che ho apprezzato molto più il suo sole, a causa della mia ombra.
E' troppo caro al mio cuore perché io possa parlare di lui liberamente.
Le tue parole mi sono state di conforto. Così come la poesia, breve e intensa. Voglia il Cielo che non lo perda mai. Ne morirei. E solo una mia piccola confidenza. Mi lascerei morire.
E tu conserva le mie piccole cose, così ti ricorderai di questa signora fuori tempo, senza età.
Grazie dell'affetto.

P. S.:
Dimenticavo:
Ho vissuto nell'ombra, ma la mia vita non è mai stata un deserto.
Anche se, di quest'ultimo, amo la sua immensità, le sue dune, le sue rocce, le sue arenarie, i suoi disegni, i suoi colori. Non sarà mai un deserto, questo cuore. Anche se lo sfiorasse la pazzia, sarà sempre un cuore tenero, che ha tanto amato e tuttora invaghisce.
Per chiarire.
Ciao

** *****

"Quando sarà spezzata l´infinita schiavitù della donna, quando lei vivrà per sé e grazie a sé, avendola l´uomo, - fin qui abominevole, - congedata, lei sarà poeta, anche lei! La donna troverà dell´ignoto! I suoi mondi d´idee differiranno dai nostri? - Lei troverà strane cose, insondabili, ripugnanti, deliziose; noi le prenderemo, noi le comprenderemo". J.A. Rimbaud (1870 circa).




*****,
Anni di servizio - tanti - troppi
Un terzo della vita spesa per erigere
Molti dispiaceri - nessun sopruso per parte mia
Molti inconvenienti hanno fermato quella crescita
Troppi – al tal punto che ancora oggi
Non mi sembra più quello che ieri l'io sperava
Abissali solitudini tra la natura e l’uomo
Peggior nemico di se stesso
E’ un avvenimento di cui non andare fieri

Questa irreprensibile donna
Dall’età adulta
Dai modi semplici – cordiali
Che ha operato con spirito di abnegazione totale
Favorendo la crescita
La riflessione
Forse non lo meritava quel prevaricare
Lei è stata paziente
Confidava in quello sviluppo

Ha malinconicamente osservato sbarrare quella soglia
Non ha cigolato
Qualcuno aveva bene oleato i suoi snodi
Ha fatto l’avverabile per mantenersi improprio – eventuale
La vita non perde la sua fragranza
Anche se fermamente credo che quel ”qualcuno” sia da evitare

I suoi artigli hanno ferito più di una preda
Per mantenersi le spoglie - lui - il grande predatore
Un super parte privo d’imparzialità
Apparentemente ben pensante
...avrei voluto saperlo prima
In precedenza di questa fiducia

Sì – prima di essere lieta di una qualsiasi rinuncia
Di un qualunque aiuto richiesto
Reso superfluo ora - vanificato
Frustrato da favoritismi
Dall’ultimo arrivato

Circostanza che ha visto questo cuore spezzarsi
E’ stato un rozzo tentativo quello di riscaldarlo
Poteva essere considerato prima
I pochi fregi gli sono naturali
Altri - ahimè - giungono tardivi
E mio malgrado nessun vantaggio - qui




asia

venerdì 17 settembre 2010

*****

Nell’anima - nel suo spazio più intimo
Incessantemente
Trainato da un’esile impalcatura
Con bagaglio e scorza - sosti senza peso

Avvalendoti di tonalità appassionate
Vivi nel rosso acceso delle vene
Nelle sinfonie più struggenti
Protetto da ogni qualsiasi curiosità
Viaggi fra la vegetazione più appartata e solitaria

Senza fretta di andare
Rimani nel percorso sostandomi accanto
Aggirandoti con una poesia tra le mani
Davanti alla luce di una finestra aperta

Panorami

Ti appoggi al mio divano
Di sottecchi osservi me
Mentre guardo attentamente i pini romani
Il castagneto nei dintorni della Città Eterna
Coltivo rose - Giacinti – Ortensie
Sopportando ogni asperità
Ogni indifferenza

Mentre tu - consideri ancora...

Avida - di noi moltiplicherò questo tempo
Evitando di guardare la clessidra
Dominerò l’idea che ti vuole in questo mio mondo
Raccogliendo le immagini
Con la sensibilità che ti percepisce mio

Fissandole per te
Con l’esperto impegno della matita



fm

giovedì 16 settembre 2010

*****

Non ho altro per sollevarti il morale. E’ solo una piccola cosa; un dono senza pretese. Confido nella sua serena accettazione.
E’ con questo spirito che te lo invio.
Tu, per favore non essere triste. Ciao.



Io non ho quella facoltà
Di rendere credibile il tuo giorno
Non conosco la tua favola
Posso solo dirti – non disperare
Anche se l’idea ti affascina
Non darti tormento

Vorrei aggiungere che
Ognuno di noi vive la “sua prova”
E’ il tributo all’immenso
Ancestrale retaggio al dio degli spazi infiniti
All’alchimia dei sogni

Dove il risveglio può essere faticoso
Sensazioni strozzate sul nascere
Scene di particolare intensità
Da portare con noi - policrome bellezze
Affidate alle premure di un’anima
Nell’arco di un momento
Il tuo

Mentre osservi dell’altro
Con buone possibilità di farlo sopravvivere
Come affettuosa relazione
Vincolo
Annunciante un altro giorno ancora


P.S.:

L’affetto sovraccarica la mia malinconia stasera
Emily scriveva che la tenerezza non ha date
Magari un giorno verrà a trovarmi
Così, anch’io abrogherò il tempo non vissuto



asia

mercoledì 15 settembre 2010

*****

Fieramente assaporo il mio passato
Valicando le ore interminabili – se pensate al futuro
Brevi troppo - se vissute al presente
Così rivivo i giorni della mia estate
Mentre l’infinità prende lunghezze

Adoravo quella brezza estiva
Il profumo intenso della campagna
Rievocare quel tempo è una gioia immensa
E’ come far parte attiva dell’Universo
Me lo suggerisce l’età matura


E’ un capillare dovere
Il vento ne purifica il ricordo
Tutto intorno è vita villana
Via - via che celebro il passato
Assumo le sembianze di una roccia
Di come l’io sia stato forte – determinato
Di come Dio aiuta nel bisogno

Al sicuro oggi
Se lo immagina la rimembranza
Tra i miti di allora passa questo presente
E’ già lontana ieri
Non serve la bussola
Non saprei come orientarla

Ma di una certezza sono appagata
L’abitudine al dolore
Che non rinnego
Né tralascerò per lui questa mia fede
Consapevole
Della tua solitudine
“A chi ti e nemico – sono mortale nemica”

...Tua

martedì 14 settembre 2010

******

Piccoli dettagli

Non esibirò in pubblico il mio amore
Con perizia - mi asterrò dal farlo
Non rivaleggerò sulle altre
Il focolare va difeso
Protetto
Da sguardi indiscreti

Condividerò l’affanno in questa pagina
La gioia
Il calore
Proteggerò la tua esistenza
Non esibirò l’assenso
Né l’entusiasmo iniziale

C’è qualcosa più grande
Di un parterre vasto
Di qualsiasi altra sensazione
Di una qualsivoglia gloria

Esiste l’anima - il pensiero
In ogni sorriso abbozzato
In ogni carezza non rivelata
In quell’attenzione
Nella stessa rinuncia

Esiste ancora una luce nella conoscenza
Una speranza sempre verde
Un oceano più vasto in questa vita
Più calmo - invisibile

Requisiti mai rivelati
Volutamente sottaciuti
Per i giorni che verranno




asia

lunedì 13 settembre 2010

******

L’orlo di un cratere
Ti racconterà di un’alba avvolta nei colori di una nuvola
Ti riporterà di come la rugiada si colloca su esili fili d’erba
Davanti a degli occhi lattanti

Mai dispensata dal seguire regole
La Natura ti esporrà il suo desiderio
Di proteggere dei fiori i petali
Ti racconterà di come questa vita
Si muova sull’orlo di un cratere
Accarezzando il vuoto

Sì - mi rattrista molto per questa consapevolezza
Ricordo come perdendo te ho smarrito il mondo
E ora il mondo parla un’altra lingua
Non sa confortarmi
E l’io non conosce dispense

Ritorni sovente alla ragione
Mentre arrischio questo vivere
Cercando il debole respiro
Che è rimasto da te perché non avvertissi la colpa
Mi chiedo hai mai conosciuto il dolore?
Forse l’hai emarginato
Prima di aver avuto il tempo di provare

E’ pressoché impensabile
Dimenticare quella vastità
Concordi?




fm

Di sera - adesso

Ti lascio leggere le mie piccole cose, puoi credermi, se ti ripeto che non sono destinate a un parterre rumoroso. Sono le carte più intime di me, i sentimenti più atavici, celati agli altri, giacché solo miei. Alcuni sono datati, arrugginiti. Altri, più prossimi a questo sentire attuale.
Destinati all’avvizzimento - come tutte le cose - all’incedere inclemente del tempo.
Non permettere alla vanità di signoreggiarti, di prevaricare questa volontà. Se puoi, usale del discernimento. Mi avvalgo di questa facoltà, a causa della tua benevolenza, del tuo affetto.
Non è tutto destinato a tutti, solo piccole cose. Ricorda sempre che, questa donna, non appartiene a nessuno, solo a se stessa. Il poeta che in lei vive, vaga per i campi assieme alle lucciole.
Nessun focolare la attrae. Nonostante il suo grido strida forte nel suo canto d’amore.
Certamente, è un urlo molto generalizzato. Destinato a chiunque voglia ascoltarlo e ritrovarsi in lui. Le insoddisfazioni che si celano non devono trovare accoglimento presso nessuno.
La acquieterebbero, e il poeta, non vuole essere sedato…%


Tu sei ancora qui
La tua visita è stata per me piena di significati
Non oso ringraziarti
Conosco il tuo cuore
Non poteva fare di più
Restare da te è stato meraviglioso

Ho finalmente raggiunto la mia musa
La mia sorgente cristallina
Un ricordo che si riapre all’improvviso
Di sera - Adesso




asia

domenica 12 settembre 2010

*****

Trascorrerò il mio tempo leggendo
Scrivendo poesie
All’ombra di un sorriso amico
Rivisitando gli anni in questa esistenza

Trasformati
Da una realtà provata
Da un procedere lento
Esitante
Timido

Tornano le parole mai dimenticate
In immagini sfocate
Altre fuggitive – flash soltanto
Nelle separazioni brevi
Commiati verso l’oriente divino

Dove smarrii qualcosa
Nell’aspetto pallido di quel luogo irreale
La mia anima
Predata prematuramente



fm

venerdì 10 settembre 2010

Traboccante e vivo

Debbo sistemare attentamente la mia anima.
Metterò insieme - scrupolosamente tutte le emozioni – le tue lettere.
Ho molte cose da imparare ancora, non possiedo quel tuo “sapere” che dall’anima traspare. Ad ogni modo, non ci sono mai date garanzie.
Non sono un “Filosofo” e non posso entrare a far parte di un mondo sconosciuto, anche se l'anima l’avverte. Vorrei solo poterti inviare un mondo di cose belle, che racchiuda in sé le stagioni, i colori dell’arcobaleno, uno stile di vita elevato per la tua bellissima anima. Mi rendo conto che non trovi diletto in questa amica.
L’altra sera, al telefono, avevo intuito qualcosa in più, e ti confesso, che la mia fiamma era andata verso l’alto, ringraziandoti in cuor mio, per questo piccolo gesto che mi vedeva “protagonista” nel tuo pensiero. Quel tuo: “ci sono - capito!”
...%

Grazie.


Di là nel buio - l’Universo
Con le sue lontanissime stelle
Luminose e distanti
Incandescenti
Bruciano nei loro gas polverosi

Non è che un piccolo martellamento
Posto in ascolto dell’immenso vagare

Io non credevo spiare quelle meraviglie
Spiare il loro silenzio
Traboccante e vivo
Da portare con me in affido del cuore
Rasserenato dagli spazi celesti

Nutro ancora la speranza di quel qualcosa
Nuovo come sa mostrarsi una poesia
Elevato come sa esistere un pensiero casto
Nobile come sa viverlo un sentimento

Quanto tempo - per quanto tempo ancora
Osserverò le stelle cadere
Quando assaporerò la gioia della tua presenza
Quando vedrò la tua ombra allungare con la mia

Per quanto tempo ancora
Prolungherò l’assolo
Nell’attesa del tuo canto
Quel dolce evocare del mare
Il profumo selvatico delle conifere

Considererò tutto
Tutto ciò che si frapporrà a quest’incanto
Avrò cura del grano
Dei girasoli
Di questo mio dire isolato
Lo sosterrò
Imbevuto del mio sogno
Amorevole e tenero

Amami se non ti fa limite
Misurami
Ascolta il concerto
Tendi il tuo lobo - non privarmi di te
Impoverirò
Consumerò senza la mia cosa bella
Eppure - noi - ci siamo perduti da tempo




asia

*****

“Amico caro, forse sfugge anche a te, questa considerazione:
gran parte della vita di questa esistenza è, ripetersi, separazione.
Ciò non toglie, che i bottoni, ancora oggi, devono essere riattaccati e, le cose belle, quelle veramente tali, sono rare."



Tornerò al mio canto
Non accuserò il divario
Tra presenza e assenza
Vivo il presente senza riserve
Tu non sminuirlo

Chi di noi non interpreta se stesso?
Chi di noi più non attende il giorno?

La vita affettiva non si discosta mai da questa Donna
Né è marginale
Davanti al tuo viso sosta
Anche nel sogno - Stupefatta
Aprendosi all’infinito

Ogni parte del Cielo a te mi riconduce
Ogni sillaba o parola usata
Nel cuore penetra sovrana

Trasformandomi
In minuta ossatura



asia

*****

“A chi dicesse che la poesia è fondata sull’immaginazione e sul sentimento e la riflessione la raffredda, si può rispondere che – più si va addentro a scoprire il cuore dell’uomo, più vi si scopre poesia pura” (A. Manzoni).


Viaggia con me
In un momento essenziale
Sintetizzerò questa mia poesia
Propenderò verso la sensibilità di ognuno di voi
Non rigetterò quel contenuto – quale è l’amore
Lo rappresenterò ancora

Sono una romantica
Vivrà in me - quale espressione dell’anima
Contrariata con te
Che ti discosti da questo mio sentire
A mio avviso - ancora eletto – sublime

Scrivo per te - uomo di scienza
Che più non ricerchi del cuore la passione
Più non rammenti l’infinità di un’anima

Non è così per me
Nonostante domini le mie passioni
E mi discosti notoriamente da quella mitologia
Che vuole la frase “plastificata - pittorica”
Mi preme farti raggiungere da questo pensiero

E’ solo un suggerimento - abbandonati anche tu all’amore

Non essere antilirico - solo perché è passato l’ottocento
Ci restano ancora i sentimenti
Credo che serva ancora considerarli eccezionali
Troppe le volte in cui si celano nel dramma
Altri ancora si prendono cura di te anima affine
Molti si prendono cura del peccato
Altri della redenzione

Andiamo amico
Non essere troppo incline a giudicare
Né oltremodo materialistico
Viaggia con la fede
Viaggia nell’amore
Viaggia con me
Le mie mani sono protese




fm

giovedì 9 settembre 2010

*****

Ti dico - provati
Privo di ogni qualsiasi conoscenza
Tu – vorresti delimitare questo spazio
Autorizzandoti da solo al giudizio
Provati

Misurami
Potresti restare intrappolato
Da questa espressione semplice
Questo mondo vasto
Dove lo stesso tempo si assottiglia
Per non sfiorare le cavità inesplorate

Ha mani di velluto
- colei che ti accompagna nei tuoi sogni -
Medita spesso su pensieri austeri
Non troverai quel che “si dice”
Non rinverrai
– tutto è coltivato unitamente -

Nelle stanze della sua dimora
Troverai testimonianze attendibili
Senza fatica - né falsità alcuna
Potrai risalire al vero
La verità è premiante sempre

Persino sulle ataviche amicizie
Potrai rilevare - tra le notti bianche
Le giovanili rivalità
Ti vive accanto questa fragilità
Uccideresti la sua immagine?

Volendo
Ti sarà più facile - altro
Ma la sera farai le scuse per il resto dei tuoi giorni
Per averla offesa
Sì “croce e delizia”

Non distruggerai null’altro
In questa mente che brucia
Che anche nel gelo alleva la sua poesia




asia

mercoledì 8 settembre 2010

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Niente di più assurdo è vederti andar via...
E’ vero che l’uomo pone limiti all’altro. Anche se, personalmente, (e qui credo di interpretare il pensiero di tutti) speravo di poter godere ancora della tua amabilissima persona. Quindi, nemico primario per l’uomo è il tempo.
Inesplorate libertà ti attendono. A voce, le riterrei misteriose,
non più legate alla regolarità degli orari, finalmente libero, ti concederai ai giusti piaceri.
Concedici un po’ di sana gelosia, l’idea di poter sprigionare l’anima verso altri lidi - Verso l’armonia del giorno - Sono mete ambite per ognuno di noi - L’anima è sempre catturata dai bagliori dell’alba – dai tramonti assolati – dalla malinconia dell’autunno – dal freddo silvestre, ma in ognuna di queste stagioni troverà il suo frutto. Soprattutto, colmerà i suoi inenarrabili bisogni.

Credo di poter interpretare ancora lo spirito di tutti. Nell’affidarti alla tua volontà, che quasi certamente, si crogiolerà nei ricordi, passando in rassegna i nostri volti, le voci, gli aneddoti di vita quotidiana, non fosse altro tra i più vicini collaboratori.
La tua memoria si adopererà in tal senso, ne sono certa.

E noi, sin d’ora, ti ringraziamo di portarci con te.
Per parte nostra, colmeremo la tua assenza/presenza – nell’impegno.
Che ti ha visto responsabile per molti anni, con diligente armonia hai assolto i tuoi compiti istituzionali.
Ti ringraziamo per questa eredità etica.

Caro amico è presumibile quella malinconia, per gli anni intensi, profondi.
Non darti per vinto. Non affidarti mai al passato -”Egli non è se non l’inutile rimembranza” Non affidarti mai al futuro -”Egli non è se non la fievole speranza” – Vivi! Vivi il presente.
Ritrovati quando ne avrai voglia con ognuno di noi, per un caffè, o quella sigaretta fumata in tre, Noemi – Rodolfo – ed io.
Attraverso questo, stabilirai un contatto (anche con quest’amica, che ha l’onere di non dispiacerti, di far presa sul cuore con le sue inutili chiacchiere) ma tu, caro amico, la conosci bene.
Prova a complicarti la vita - immaginala come una piccola foglia, sorriderai più spesso. Ne sono certa.

Ancora una raccomandazione: se hai del tempo, raccomandaci nelle tue preghiere, è sempre faticoso arrivare in orario, e il traguardo, per qualcuno di noi, è ancora lontano in quest’assoluta gerarchia.
Consentimi ancora di concepire (senza troppa fatica) l’immaginazione, circa la riacquistata libertà, altri orizzonti ti attendono, consacrati a quanto di più caro hai.
Consentici l’avvilimento dell’anima per la tua assenza – e faticosamente ti diciamo: DIVERTITI!

In un rifugio segreto
Hai istituito un Comitato
Dove riposare dal duro lavoro
Nella gioia dei giorni che conseguiranno


Felicitazioni da noi tutti.




fm

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Mi aggiro lungo questo castagneto
L’orecchio porgo alle sinfonie del giorno
Placida – ne raccolgo le voci
Qua e là - intravedo ricci di castagno
Sepolti dell’anno passato
Dappertutto foglie
E' il piccolo mondo che amo

Fermati lettore – sosta con me
Riposati un poco – accorda questa pausa
Non badare al grigiore delle nubi
E’ ancora mite la notte qui alla Rocca
Se nella tua mente percorre un desiderio
Rivolgi lo sguardo al cielo in quest’autunno
Sappi che il cielo è dominato da miti senza tempo

Disponi le tue facoltà - potresti vedere ancora Perseo
In prossimità delle greche coste cavalcare il suo Pegaso alato
Ora immagina Andromeda salvata dalle fauci del terribile Ceto
Allarga la tua fantasia – dipingila - Istoriala per me
Osserva un altro mito
Un’altra piccola gigante ammira
Volgi il tuo sguardo verso Orione "Il Cacciatore”
Che la leggenda vuole nella vita cinto da tre stelle luminose
La nebulosa centrale è la più grande

Aggiungi ancora charme lettore al tuo aggirarti senza meta
Accarezza con me quel ciglio erboso
Il vellutato muschio
Non lasciandoti sfuggire alle diverse novelle
E' ancora incanto

Considera quel luogo in cui il re prescelto
Del sacro bosco di Nemi
Issava la guardia nottetempo
Ivi compreso il giorno rese famosa a Diana
L'attuale boscaglia verso quel luogo
Vischio dorato

E’ stupore - è sogno
A tal punto mi perdo
In questo spazio collinoso
Erboso
Silenziosamente
Lo prospetto a te Amico lettore




fm

martedì 7 settembre 2010

*****

Ho visto la tua lettera solo ora, mi dispiace.
Ha toni velati di malinconia, forse stai soffrendo troppo.
E’ probabile che tu voglia soltanto essere ascoltato.
Sono qui. Ti ascolto.
Non cercare l’alba dentro all’imbrunire. Sono solo toni romantici.
Ricerca dall’imbrunire quella compagnia. Che ti sia sole nella notte.
Accarezza l’alba con le sue mani tra le tue dita. Questo devi fare.
Non essere mai triste.
Ricorda che, le anime affini non si lasciano - né si perdono.
Si raccontano senza vedersi. Similmente - si vivono senza sfiorarsi.
C’è più voce nei silenzi che negli schiamazzi della gente.
Siamo o no affini? Viviamo o no per la poesia?
Non lasciare che il grigiore oscuri la tua vita. Colore poeta, ci vuole tono.
Aggiungi quel qualcosa che viene dal profondo, che riveli la tua idea, che sopravviva nei colori, qualcosa da amare. Qualcuno che sia divertente e profondo.

Vivi sereno. La luna qui alla Rocca è sempre bella anche quando ci sono le nuvole.
Marte non ha perso il suo cipiglio. Sono con me le tue mani, mi stringono forte. Tu – per favore, non toccare mai lo ”spaventoso silenzio”, abbi cura di lei. Certamente lei avrà cura di te.
Per me, desidero la serenità, la salute, qualche buon libro, la poesia.
Non permettere alla stagione delle bacche vermiglie di rovinare l’ultimo fiore.
Sii generoso. Così ti voglio: austero – forte – prodigo.

E’ un destino perverso, a volte. Meglio sarebbe, non essere ansiosi di nulla.
O meglio, per vivere la vita ci vogliono solo gesti di entusiasmo.
Anche il deserto vive le sue solitudini tra le sabbie impossibili. Eppure è facile immaginare i magnifici sfondi, le piccole creature che vi sono adattate, ogni radice cerca nell’ambiente la sua sopravvivenza, dobbiamo temprarci tutti.

Lascia al cuore i voli pindarici, alla ragione devi la razionalità. Ripeto, non soffrire. Non assecondare mai il tiranno. Vedrai – quando tutto passerà (spero fra non molto) andrà molto meglio. Non esiste nessun'isola felice. Puoi credermi. Sono più grande ma l’amore è lo stesso. Dunque, come te, pagherò il mio conto.

Ho provato a scrivere dopo qualche giorno.
Domani ti farò dono delle mie ultime.
Vorrei che non fosse così, che non le vivessi così.

Desidererei delle violette, delle margherite, gradirei conoscere il posto dove sono ora, deve sei tu, dov’è quel brivido che mi ha valicato tacitamente.
Scrivimi di te, se puoi, scrivimi. Qui c’è ancora tanto spazio per te.

Vivimi
Come un incontro che non si conserva il luogo
Passerà questo mio dire
Come un’ombra
Conserverà il titolo - forse
Né il colore degli occhi
Né l’espressione

Nel destino
Ho riconosciuto le tue orme
Abitavi già questa mia casa
Inesorabile incanto
Ti attendevo
Da sempre mio

Mio
Nei versi che scrivo
Nella corolla di un fiore
Nelle silenti farfalle
Nelle montagne innevate e gelide

Vivimi
Vivimi così come tu dici
Con il mio gran cuore
Se ciò ti è sopportabile




fm

lunedì 6 settembre 2010

*****

"Gli uomini talvolta piangono"
Questo verde intenso
Conferisce al Colle
Un aspetto impeccabile

Intenta a guardare quella tranquillità
Dallo spettacolo immenso
Osservo il lento brulicare degli insetti

L’anima non sì tormenta più
Rigorosa nel suo comportamento
Dispensa armonie
Senza la forza di trattenerle

Guidata da una mano invisibile
Emozionata
Invia messaggi all’aria muta di settembre

Ricordandosi di una promessa solenne
Non mutevole
Né cedevole

Da qui all’eternità
Vivrà
In questo bene



fm

*****

Da quando la tua anima si è insinuata nella mia
Ed è preponderante - Invasiva
Ogni ora erediterò
Ciò che la tua ratifica

Predomina sui sogni
Nelle preferenze
Nei comportamenti

Con lei - ho raccolto more lungo gli argini della strada
Ho camminato a lungo per sentieri sconosciuti
In sua compagnia ho mietuto spighe dorate
Con lei ho reciso fiori di ginestra
Papaveri - gialli bottoni

“ La terra non nega è generosa”
Di stagione in stagione - senza sosta
Senza eccezioni
E tu?



fm

sabato 4 settembre 2010

Lo scrigno dallo spleen elevato

Insieme con te prenderò il largo
Verso un nuovo giorno
Tra i cigolii antichi della mia memoria
Ci inoltreremo verso il silenzio
Ci ospiterà l’assoluto
Cullandoci
Guarderemo lontano

Farò di più
Accorderò questa libertà
Con il respiro di un ruscello
All’ombra di un noce
Spierò del folto i sogni di un’Estate

Ascenderà questa sofferenza
In questa vita debole
Proverò a cambiarmi amando il mio opposto
In dissidio di tanto in tanto con il resto del mondo

Estranea alla mediocrità
Sollecito l’amore
Che si fa spazio dentro
Con impeto ingegnoso
Custodendo lo scrigno dallo spleen elevato

...tua



*****

Oggi ho catturato tutto ciò che più amo per fartene dono.
Ho iniziato con l’alba; poi è arrivato il turno del sole, e ancora, il tramonto.

Poi, all’imbrunire ho rubato la luna, i pianeti e le stelle.
A una – a una, enumerate sotto la volta.
Dalle stagioni passate ho estrapolato il freddo, la neve.
Per poi tingere di colori il mio cielo con l’arcobaleno d’aprile.

Ho saccheggiato rugiade, terra scura, miele da api straniere
Nel sacco, ho imprigionato tante piccole foglie, campi assolati di girasoli, mietiture - lucciole.

Ho rubato il rosso profondo ai papaveri.
Del melograno il frutto, e ancora, ho imprigionato l’odore del fieno, dalla selva bagnata.

Ho prelevato un cestello di fragoline con il profumo addosso del sottobosco.
Poi, benevola, ho ringraziato Dio di questi doni e della tua conoscenza.

Grazie di questa amicizia.


fm

*****

Nemmeno un amore
Può mutare questa vita
Che non si sottrae al tuo affetto
Avvicinandolo sveglia
Con il cuore avvolto nei sogni
Timida
Lo abbraccia




asia

venerdì 3 settembre 2010

*****

Volteggiano con esultanza i pensieri
Agghiacciando un poco per la lontananza
Schiaffo - che mi fa sentire esule
In una terra amica

...sai, ogni cosa sembra farsi più prossima
Persino le onde si frangono incessantemente sulla battigia
Quasi a ricordarmi la presenza
Non sanno quanto tutto è immobile qui

...Tua

*****

E’ una necessità questo guardarmi dentro
Ubbidiente all’io che fertile torna
All’esplorazione
Indistruttibili reciprocità lo accompagnano
Incrollabili in questa esistenza
Che appena può torna alla sua terra
Sola e a testa alta ne cura i fiori

La poesia lo precede di un passo
Pur non svelandosi sempre
Nell’insondabile esistere che prolungato nel tempo
Vive fedele - ascoltando i silenzi
Intrattenendosi spesso
Dimentica l’inesistente

Rinnovando consensi per quel segreto
Lasciandosi sfuggire ancora una stilla
Là – dove la rugiada più non brilla



fm

giovedì 2 settembre 2010

***

Condivido con l’aria mite di Settembre questo tempo, questo affetto.
Assolutamente mio. Credo di non smentirmi, se all’interno tra i vari accordi del cuore, di questo povero cuore, troverai molti versi dal tono profondo. Sono per te.

Ultimamente ho pochissimo tempo a disposizione, e quel poco che ho, lo utilizzo per la mia poesia.
Risalendo il passato, ancora una volta avverto il canto di quel piccolo pennuto, soave e dolce, sebbene in lontananza.

Mistica è l’ouverture della sera.
Come contrastarla Ami?
Basta guardare all’orizzonte i chiaroscuri lasciati dall’amico raggio, per farti tornare solenne, e osservare ancora.

Tvb

*****

C’era una volta una stradina sterrata
Fiancheggiata da radici scoperte
Fragrante di terra bagnata
Misteriosa
Profetica

Foglie disperse fiancheggiavano i cigli
Fronde ricurve lungo il viale
Splendido
Generoso

Imbarazzante sgattaiolare dei pensieri
Pericolosi
Racchiusi in una bolla soave

Riflessioni verdeggianti
In questa sfera segreta - dove gli affetti vivono
Campi ancora incolti
Foreste
Specchi d’acqua
In questa mente adulta
Ossequiosa del silenzio
Esistono

Magia - Incanto
In questo entusiasmo
Impazienti bussano al tuo cuore
Incredibilmente complesse
Ti chiamano
Proprio qui
Ai margini di un bosco



fm

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Ti penso mentre mi racconto
E’ una prosa evocativa
Alternata da visioni oniriche
Nel magico sentire
Mito cristallino - evanescente

Sensibilità cedevole
Di fronte alla luce dei tuoi occhi
Abbacinata
Mi ritrovo a togliere il tulle ai miei pensieri
Vagamente ritorno ai tuoi divieti
Pressappoco nulli in questa ragione

Un strepito fuoriesce dall’anima
Trattenuto a stento
Tra la ragione e il cuore
Intensità - ti riconosco in questa vita
“Mongolfiera di carta”
Alla maniera d’una favola
La mia
Buonanotte voce