sabato 30 luglio 2011

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“Ma tu impara a essere lieto” Seneca


E’ la parte di me più liberale
Quella che vuole rintracciarti
Quella che combatte il sopruso
Il falso perbenismo che offusca l’anima
In questo terzo millennio

Progredirà
Non si lascerà sedurre
Per te – creerà l’immaginifico
Facendoti rivivere quel tuo affetto
Ti farà sfiorare dalla fede
T’incoraggerà a dividere con me il tuo fardello
Si consuma qui questa virtù

Eserciterai il cuore
Imparerai ad amare affidando al tempo l’essenza
Gestendo il dolore – ricorderai i brevi momenti di gioia
Provando soddisfazione in queste verità
Quasi fossero un vestito speciale

Ti verrà incontro l’anima
Con la sua esperienza
Regalandoti quest’osservazione
Non ha regole fisse
Né prototipi da imitare

Esiste il “caso”
L’individualità

Alla perspicacia lascio i miei occhi
Il cuore
Avendo in odio l’ipocrisia
Traboccante di te
T’impartirò queste istruzioni

“Ma tu impara a essere lieto”


mercoledì 27 luglio 2011

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Scusami se non ti ho telefonato come da accordi, ho avuto molto da fare.
Vuoi perdonarmi? Sapevi che “ i più vicini al mio cuore sono un re senza regno e un povero che non sa mendicare?” Sempre lo stesso autore ha scritto che bisogna scavare la terra per trovare un tesoro, purché tu scavi con la fede di chi coltiva la terra.

Sembra impossibile - ma l'estate è già in fuga, e qui è grande il silenzio.
Tu dove sei?
Dove ti nascondi?

Rivelami quel tuo nascondiglio
Mostrami la tua solitudine
Ispirami

Ho ripercorso a piedi quel viale
Nei pressi dell’Università
Antiche memorie
Ovunque

Catene
Prive di una qualsiasi decorazione
Insolenti
T’inchiodano al ricordo

martedì 26 luglio 2011

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Come spesso capita – amico lettore
Ognuno di noi si riconosce in quel che più lo aggrada
Mi accingo a trascorrere con te questo mio tempo
Procedendo furtiva
Cercherò (senza pretesa alcuna)
Di farti approdare in luoghi diversi – belli - a me cari
Ti condurrò, dove non esiste invidia – né odio – né rancore
Dove lo stesso vento “è provinciale”
Accarezzerai
Pioppi
Larici
Salici bianchi
Lecci
Ti disseterai in acque incontaminate
Ammirerai, dove nidifica la timida “Streptopelia”
Tu stesso darai importanza alle rotte migratorie
Potrai seguire liberamente le loro traiettorie
Dove l’Ardea Cinerea, o il Milvus Migraus
Sostano - prendendosi una legittima pausa
Ammirerai per certo le fasce pedemontane
Nelle zone basse dove il fiume guada
Dove le stesse Pavoncelle chiedono asilo
Variegato mondo
Per tutti
Tranne me che lo vivo dentro
Ho la fortuna di conoscerlo a fondo
Differenti colture s’inerpicano verso l’alto
Verso la collina
Verso il monte
Rocce affioranti - tra filari e gli orti
Richiami
Echi della memoria - lieve il suo mormorio
Magico mondo da me sempre più amato
E - fiduciosa - anche da te lettore condiviso



Fm

mercoledì 20 luglio 2011

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“Imparerò ad amare quelle lunghe ore malate dell’esistenza
Gli angusti anni di smania
Quanto i brevi momenti in cui il deserto fiorisce” (E. Sodergran)

sabato 16 luglio 2011

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Con il respiro lieve
E lo sguardo ancora assonnato
Saluto l’alba tormentata dalle nebbie mattutine
Pregna com’è della tua presenza
Si avvia a illuminare il giorno

Sopra la magica sfera
In lontananza saluta l’ampia distesa
La steppa
Le cime innevate
L’arido deserto

Non è ancora primavera - non è estate
Nelle giornate buie - volubile è l’attesa

Diversa nell’aspetto
Inquieta nel sentire
Temeraria sempre
Mi guardo dentro

Ricordando il sogno di questa notte
Quasi a voler rendere palese il mio segreto
Restavi nel calore calmo del mio cuore
In questo gioco in perdita

Riferisco che sei qui
Còlto a sorpresa



fm

mercoledì 13 luglio 2011

Pensieri Orfani



Quando il cuore dà accesso alla possibilità
Una lunga attesa lo attende
Senza salutare nessuno - si separa dai giorni passati
Trasformandosi
Scompaginando a volte
Soffocando il mal governo

E’ una voce segreta alla quale cerca di resistere
Pur cercando di mantenere per se l’emozione
Sempre più spaventato - declina le alterazioni
Per non disperdere l’immagine
Intrappolata nei rigori del viaggio

Sempre puntale a dimenare questa fantasia
In questo dolce sperare
E' tramontato il sole qui alla Rocca
Con lui - ha posto l’anima a tacere
Sempre più abile nell’ingannarla
Con dei "Pensieri orfani"
Ma non si concederà ai saldi di fine stagione

E’ una forza invisibile - quasi una consapevolezza
Né forzata - né tacita