martedì 31 gennaio 2012
*****
Allontanandomi dalle fatiche del giorno
Silenziosamente
E senza disturbare la notte
Scivolo nel sogno
Ho qualcosa di te
Da non disperdere
Sradicato dalla tua ombra
Vive qui
Collocato tra le autostrade del cuore
Nel rimbombante silenzio
Tu - se puoi
Non disdegnare quest’energia
Raccontale sempre tutto
Indiviso
Soltanto per lei
In una volta sola
fm
lunedì 30 gennaio 2012
*****
venerdì 27 gennaio 2012
*****
Ti sei appoggiato qui
Come una particella d’azoto ionizzato
Rasserenando lo spazio solitario
Lieve - come solo il colore sa essere
Avverto la tua essenza nel vento
Un richiamo scosso
Ma mai uragano
Intimidito – l’io si raccoglie nell’attesa
Sfiora pareti gelide questa vita
Molto più fredde di quanto tu possa immaginare
Solca mari distanti alla sola luce della luna
Si definisce libera senza concessione
Sostituisce la parola proporsi - in desiderare
Accettando tutto di te - tutto
La tua vita - Il trascorso
Per certo diverso – distinto
Sentimenti in assalto
Per queste emozioni
Che hanno scelto ancora te
Per dare senso e valore al loro mondo
P.S.:
Lettore, chiudo con i colori del cielo amati anche da te.
Il mio affetto non migra.
Grazie, per non farmi cadere dai tuoi ricordi.
Asia
giovedì 26 gennaio 2012
Pablo Neruda
Qui io ti amo.
Tra pini scuri si srotola il vento.
Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.
Si dirada la nebbia in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte mi alzo all'alba e persino la mia anima è umida.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui io ti amo.
Qui io ti amo e invano l'orizzonte ti occulta.
Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
che corrono sul mare dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.
Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.
Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.
Buona visione.
Asia
mercoledì 25 gennaio 2012
*****
Caro Ami,
Il giorno si lascia andare - anche se l'intrattenimento è molto alto. Tu - troverai mai quello che ti manca? Sento di assicurarti in merito, non sarà senza luce, ne sono sicura. È giusto che sia così. Frattanto, mentre cerca di fruire il presente, affiora sempre più attendibile quella consapevolezza che dovrà confortarla per il futuro. Alla poesia tutto è concesso, quindi, rivivrà quel tempo, felice di una felicità perduta, mantenendo l’equilibrio solido, costruendo intorno a questa evocata solitudine un tutto intorno che favorisca l’attesa sotto l’impulso del rimpianto.
Asia
domenica 22 gennaio 2012
Verso l’Infinito
E’ incredibile
Come il ricordo di te
Mi riporta ai boschi
Alle nevi bianche
Ai campanili solitari e ombrosi
Tra evidenti crinali
Frammenti di tempo
Da portare con me
Con il benestare dei pioppi
Di quel Tempio
Da secoli ormai
Dissacrato
Risalendo il passato
Non eluderò la valle
I percorsi
Né i suoi dintorni più alti
Gratificante memoria
Piccoli aneddoti di vita
Silenziosi arenili
Viottoli improvvisati vi eleggo
Ricordo - come costeggiavate il guado
Lampi
In questo affetto
Sempre vivo
da "petali sparsi"
sabato 21 gennaio 2012
*****
venerdì 20 gennaio 2012
******
mercoledì 18 gennaio 2012
*****
Dopo tanto parlare, incombe la notte
Mancano solo queste attenzioni alla tua sera
Qui - ogni cosa rincorre il tuo perimetro
Costeggia strade – aeroporti – laghi – colline - monti
E’ ancora aperto il tuo cancello?
Magnifico
L’anima mia si addentra
Raggiungerà la quieta stanza
Desiderosa di accarezzarti un po’ in privato
Non vuole turbarti
E’ solo il suo cuore che trema in mezzo al petto
Dormi tu - Ti osserva riposare
Con la lampada accesa
Vede quello che c’è da osservare
Senza muoversi
Senza turbare il placido dormire
Vivi in questi pallidi versi
Esaminati da una mente sveglia
Nell’ambizione sfrenata di ritrovarti ancora
Nell’amabile figura che tranquilla - dorme
Buonanotte voce
Asia
lunedì 16 gennaio 2012
sabato 14 gennaio 2012
*****
Ti ho cercato con fede – determinazione
In questa stessa idea
Chiedendo asilo all'ombra
Ti ho cercato
Nelle profondità di questa coscienza
Ti ho cercato
Nella passione del cuore
Ti ho cercato in un fiore
In quella Natura ineguale
Nel territorio boscoso
Tra le sue alte colonne
Ti ho cercato
In prossimità dei crinali
Con mani protese
Con occhi attenti sugli infiniti accordi
Nel mese in cui maturano le bacche
E le piccole foglie assumono dell’autunno il colore
Ti ho cercato
In quell’Edificio dall’ossatura solida
Elegante - di raffinata architettura
E’ un legame forte
L'anima un ambiente ricco
Tutto di me ti respira nei diversi profumi
Nelle inimitabili tinte - Vivi
Vivi in questa cornice
Sprovvista soltanto di puttini alati
Il mio cercarti
E’ un inno all’amore
fm
In questa stessa idea
Chiedendo asilo all'ombra
Ti ho cercato
Nelle profondità di questa coscienza
Ti ho cercato
Nella passione del cuore
Ti ho cercato in un fiore
In quella Natura ineguale
Nel territorio boscoso
Tra le sue alte colonne
Ti ho cercato
In prossimità dei crinali
Con mani protese
Con occhi attenti sugli infiniti accordi
Nel mese in cui maturano le bacche
E le piccole foglie assumono dell’autunno il colore
Ti ho cercato
In quell’Edificio dall’ossatura solida
Elegante - di raffinata architettura
E’ un legame forte
L'anima un ambiente ricco
Tutto di me ti respira nei diversi profumi
Nelle inimitabili tinte - Vivi
Vivi in questa cornice
Sprovvista soltanto di puttini alati
Il mio cercarti
E’ un inno all’amore
fm
venerdì 13 gennaio 2012
*****
Al mio piccolo grande uomo
Qualcosa di grande si profila all’orizzonte - il tuo ritorno
Come potrei arrendermi?
E’ così adulterato il tempo
Che nonostante si scusi con laboriose giustificazioni
Mi manchi
asia
Qualcosa di grande si profila all’orizzonte - il tuo ritorno
Come potrei arrendermi?
E’ così adulterato il tempo
Che nonostante si scusi con laboriose giustificazioni
Mi manchi
asia
martedì 10 gennaio 2012
amore
Mio Caro Amico,
a stento ritorno da un’escursione fra terreni ancora erbosi e viscidi, estesi verso la sponda del fiume negli invernali scoscendimenti.
I castagni rispecchiano ormai brulli nel lago di Albano. E la brezza agita i loro rami spogli. Tra di loro sostano gli stormi intirizziti dal freddo.
La natura a tratti è muta. Solo all’apice di un albero, ogni tanto, un gracchiare di cornacchie impaurite dalla mia presenza, lascia la cima, per ricominciare improvvisamente, più in alto.
Ricordo come l’autunno trascorso le povere fronde trattenute agli arbusti oscillavano, e l’erba ingialliva adagiandosi mesta alla crosta. Tutto aveva l’aspetto colorato e acceso della tinozza in ottobre, tutto Ami.
Solo all’orizzonte, il rosso dell’astro abbandonava la volta, sbiancando il suo colore, e l'aria filtrava intorno parcamente.
Ti è mai capitato oziare con i tuoi pensieri al tramonto?
Sai, due settimane fa, un fiocco di neve svolazzò nella notte rendendo più magico il Natale.
Chissà dove andrà la prossima volta, magari sorvolerà la tua casa, o meglio, chissà quale folata di vento, con quanta responsabilità sbiancherà la tua strada.
A quel notturno, ho affidato la mia anima, i brandelli che ne restano.
Non saprò mai, dove troveranno riparo, quale regione o cuore li ospiterà nella notte oscura della tua valle.
Confido che sia tu a soccorrerli.
Posso solo aggiungere che, nelle mie vicinanze, ci sei ancora tu, il mio soffio vitale, per questa vita ormai prossima al tramonto.
Non mi era mai capitato prima, di passare al vaglio l’inverno nell’hinterland del cuore, né di chiedermi come interagirà l’anima con la tua lontananza.
Frattanto, con cautela, porto i miei occhi al cielo vestendo l’inverno - indossandone il gelo.
Del resto cos’altro può offrirmi questa stagione?
Asia
a stento ritorno da un’escursione fra terreni ancora erbosi e viscidi, estesi verso la sponda del fiume negli invernali scoscendimenti.
I castagni rispecchiano ormai brulli nel lago di Albano. E la brezza agita i loro rami spogli. Tra di loro sostano gli stormi intirizziti dal freddo.
La natura a tratti è muta. Solo all’apice di un albero, ogni tanto, un gracchiare di cornacchie impaurite dalla mia presenza, lascia la cima, per ricominciare improvvisamente, più in alto.
Ricordo come l’autunno trascorso le povere fronde trattenute agli arbusti oscillavano, e l’erba ingialliva adagiandosi mesta alla crosta. Tutto aveva l’aspetto colorato e acceso della tinozza in ottobre, tutto Ami.
Solo all’orizzonte, il rosso dell’astro abbandonava la volta, sbiancando il suo colore, e l'aria filtrava intorno parcamente.
Ti è mai capitato oziare con i tuoi pensieri al tramonto?
Sai, due settimane fa, un fiocco di neve svolazzò nella notte rendendo più magico il Natale.
Chissà dove andrà la prossima volta, magari sorvolerà la tua casa, o meglio, chissà quale folata di vento, con quanta responsabilità sbiancherà la tua strada.
A quel notturno, ho affidato la mia anima, i brandelli che ne restano.
Non saprò mai, dove troveranno riparo, quale regione o cuore li ospiterà nella notte oscura della tua valle.
Confido che sia tu a soccorrerli.
Posso solo aggiungere che, nelle mie vicinanze, ci sei ancora tu, il mio soffio vitale, per questa vita ormai prossima al tramonto.
Non mi era mai capitato prima, di passare al vaglio l’inverno nell’hinterland del cuore, né di chiedermi come interagirà l’anima con la tua lontananza.
Frattanto, con cautela, porto i miei occhi al cielo vestendo l’inverno - indossandone il gelo.
Del resto cos’altro può offrirmi questa stagione?
Asia
venerdì 6 gennaio 2012
*****
In fondo…
E’ un respiro di te
Quello che fende l’aria di Roma
Che ha l’abilità di annullarmi
Penetrandomi dentro
Nel respiro affannoso
Familiare soltanto alla sopravvivenza
Dissezioni fra le parti di me - le meno avvenenti
Autopsie di rilievo
Che mi conferiscono un posto
Annullando l’età
Esercitando quel timido insinuarsi
Dopotutto
Le parole sono il mio territorio
Perché privarle del sogno?
asia
giovedì 5 gennaio 2012
mercoledì 4 gennaio 2012
*****
Naturalmente
Mal si coniuga questa attesa
Che dispiega sintassi non agevoli
Curandosi soltanto dell’effettiva lesione
Questa volta parlerò solo al tuo cuore
Questa volta parlerò di me a te
Che invochi quella verità esanime
Senza condizioni
Un ghigno beffardo mi perseguita
Sferzate
E ancora sferzate colpiscono il cuore
Impegnato oltremodo in questa privazione
Spogliato dell’ultima identità - dispera
Vive al riparo della tua icona
Nutrendosi della sola immaginazione
O meglio
Con ciò che gli resta di quel suo cercarti ansioso
Affezionato al quadro della tua presenza
In tutto questo tempo
Faticosamente e per assurdo
Ha incitato il raggiro
Sciocchezze mon ami, sciocchezze
Perfettamente d’accordo con le tue considerazioni
La Natura - m’è testimone del ripetuto tempo
Del lento oziare tra le piante
Che amo più di questa stessa vita
Sì, lo so - non durerà per sempre
Sferzerò il tempo anch'io
Donando alle ore un nome
Il tuo
asia
lunedì 2 gennaio 2012
Conquisterà l’élite
Con me non è necessaria indossare quella maschera
Né sollecitare le difese immunitarie
Sono un aggregante
Io – l’aspirinetta per la patologia dei cuori infranti
Con me va bene essere se stessi sempre – uomo/ragazzo
Con me puoi piangere - dare spazio alla tua rabbia
Con me puoi dividere le gioie
Davvero - puoi
Non è forse nell’uomo peculiare la ragione?
Ti sono amica sincera - spassionata
Ti sono carezza
Ti sono poesia
Ti sarò guida
E’ un amore totale il mio
La sua semplicità è disarmante
Conquisterà la massa
Con rapidi progressi - conquisterà l’élite
Perdona l’ambizione - l'io - tende ad arrestare le guerre
Ad azzittire i cannoni
A rendere libero il kamikaze
A inchiodare alle sue responsabilità il tiranno
Io – ex figlia dei fiori - sì ragazza di quel tempo
Tuttora ama l’amore che non sa sfiorire
Sì - amo l’amore
Delle ore tristi attenuo il ricordo
Pernottando in strade campestri
Tra i mirti e melograni in fiore
Non amo piangere sulle mancate attenzioni
Ve ne saranno altre - più vivaci – più dolci e deliziose
Amo la sveglia che segnala nuovo il mio dì
Amo chi non sa nascondersi dietro la rinuncia
Amo la possibilità - la notte - il giorno a seguire
Amo chi lotta per un pezzo di pane
Sono con lui - mi precipito sempre
Amo gli accenti dell’anima
Amo distrarmi in pensieri profondi
Amo i tuoi boschi che delimitano il mio prato
Amo il tuo ideale
Amo dar vigore alla vita
Con serenità nella tempesta
Amo andare incontro al mio dì senza paura
Non impoverirò amandoti
Mi arricchirò di te - della tua anima
Lei non ama il denaro - fedele alle sue origini bucoliche
Ghermirà ancora ranuncoli
Fantasia
Chi può comprare un tramonto?
Chi può aggiungere vita alla vita?
Chi può sfuggire all’unica certezza?
Quale regnante o semidio terreno può?
Allarga la visione che hai del mondo
Non spingerti oltre – oltre è solo vizio
Vizio lettore
E la luna non è soltanto un cono d’ombra
E’ luce nelle solitarie notti
Lo so – puoi dire che sono sottigliezze
Ma non ti volterò le spalle
Avverto reale questa tua presenza
Mi scorre dentro come ninfa vitale
Fantasia – ninfa dal colore esuberante
Osserva i suoi giorni
Ama le sue labbra
Ama il suo gran cuore
Imprigionato com’è dal tedioso ricordo
lago_dei_cigni
10-07-03
Né sollecitare le difese immunitarie
Sono un aggregante
Io – l’aspirinetta per la patologia dei cuori infranti
Con me va bene essere se stessi sempre – uomo/ragazzo
Con me puoi piangere - dare spazio alla tua rabbia
Con me puoi dividere le gioie
Davvero - puoi
Non è forse nell’uomo peculiare la ragione?
Ti sono amica sincera - spassionata
Ti sono carezza
Ti sono poesia
Ti sarò guida
E’ un amore totale il mio
La sua semplicità è disarmante
Conquisterà la massa
Con rapidi progressi - conquisterà l’élite
Perdona l’ambizione - l'io - tende ad arrestare le guerre
Ad azzittire i cannoni
A rendere libero il kamikaze
A inchiodare alle sue responsabilità il tiranno
Io – ex figlia dei fiori - sì ragazza di quel tempo
Tuttora ama l’amore che non sa sfiorire
Sì - amo l’amore
Delle ore tristi attenuo il ricordo
Pernottando in strade campestri
Tra i mirti e melograni in fiore
Non amo piangere sulle mancate attenzioni
Ve ne saranno altre - più vivaci – più dolci e deliziose
Amo la sveglia che segnala nuovo il mio dì
Amo chi non sa nascondersi dietro la rinuncia
Amo la possibilità - la notte - il giorno a seguire
Amo chi lotta per un pezzo di pane
Sono con lui - mi precipito sempre
Amo gli accenti dell’anima
Amo distrarmi in pensieri profondi
Amo i tuoi boschi che delimitano il mio prato
Amo il tuo ideale
Amo dar vigore alla vita
Con serenità nella tempesta
Amo andare incontro al mio dì senza paura
Non impoverirò amandoti
Mi arricchirò di te - della tua anima
Lei non ama il denaro - fedele alle sue origini bucoliche
Ghermirà ancora ranuncoli
Fantasia
Chi può comprare un tramonto?
Chi può aggiungere vita alla vita?
Chi può sfuggire all’unica certezza?
Quale regnante o semidio terreno può?
Allarga la visione che hai del mondo
Non spingerti oltre – oltre è solo vizio
Vizio lettore
E la luna non è soltanto un cono d’ombra
E’ luce nelle solitarie notti
Lo so – puoi dire che sono sottigliezze
Ma non ti volterò le spalle
Avverto reale questa tua presenza
Mi scorre dentro come ninfa vitale
Fantasia – ninfa dal colore esuberante
Osserva i suoi giorni
Ama le sue labbra
Ama il suo gran cuore
Imprigionato com’è dal tedioso ricordo
lago_dei_cigni
10-07-03
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