martedì 31 gennaio 2012

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Allontanandomi dalle fatiche del giorno
Silenziosamente
E senza disturbare la notte
Scivolo nel sogno

Ho qualcosa di te
Da non disperdere
Sradicato dalla tua ombra
Vive qui
Collocato tra le autostrade del cuore
Nel rimbombante silenzio

Tu - se puoi
Non disdegnare quest’energia
Raccontale sempre tutto
Indiviso
Soltanto per lei
In una volta sola




fm

lunedì 30 gennaio 2012

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Nei vuoti
Nelle nostalgie erro
Lungo queste peripezie
Unita di corda mi lascio calare tra rocce e precipizi
Nelle loro nebbie mi muovo
Solo gli abitanti dell’anima riescono a farmi compagnia
Tu ed io
Avrei dovuto pensarci prima
Risparmiare gli accordi
Oggi saresti vicino




asia

venerdì 27 gennaio 2012

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Ti sei appoggiato qui
Come una particella d’azoto ionizzato
Rasserenando lo spazio solitario
Lieve - come solo il colore sa essere

Avverto la tua essenza nel vento
Un richiamo scosso
Ma mai uragano
Intimidito – l’io si raccoglie nell’attesa

Sfiora pareti gelide questa vita
Molto più fredde di quanto tu possa immaginare
Solca mari distanti alla sola luce della luna

Si definisce libera senza concessione
Sostituisce la parola proporsi - in desiderare
Accettando tutto di te - tutto
La tua vita - Il trascorso
Per certo diverso – distinto

Sentimenti in assalto
Per queste emozioni
Che hanno scelto ancora te
Per dare senso e valore al loro mondo


P.S.:

Lettore, chiudo con i colori del cielo amati anche da te.
Il mio affetto non migra.
Grazie, per non farmi cadere dai tuoi ricordi.

Asia

giovedì 26 gennaio 2012

Pablo Neruda





Qui io ti amo.
Tra pini scuri si srotola il vento.
Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.

Si dirada la nebbia in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.

O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte mi alzo all'alba e persino la mia anima è umida.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui io ti amo.

Qui io ti amo e invano l'orizzonte ti occulta.
Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
che corrono sul mare dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.

Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.

Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.


Buona visione.





Asia

mercoledì 25 gennaio 2012

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Caro Ami,
Il giorno si lascia andare - anche se l'intrattenimento è molto alto. Tu - troverai mai quello che ti manca? Sento di assicurarti in merito, non sarà senza luce, ne sono sicura. È giusto che sia così. Frattanto, mentre cerca di fruire il presente, affiora sempre più attendibile quella consapevolezza che dovrà confortarla per il futuro. Alla poesia tutto è concesso, quindi, rivivrà quel tempo, felice di una felicità perduta, mantenendo l’equilibrio solido, costruendo intorno a questa evocata solitudine un tutto intorno che favorisca l’attesa sotto l’impulso del rimpianto.




Asia

domenica 22 gennaio 2012

Verso l’Infinito




E’ incredibile
Come il ricordo di te
Mi riporta ai boschi
Alle nevi bianche
Ai campanili solitari e ombrosi
Tra evidenti crinali

Frammenti di tempo
Da portare con me
Con il benestare dei pioppi
Di quel Tempio
Da secoli ormai
Dissacrato

Risalendo il passato
Non eluderò la valle
I percorsi
Né i suoi dintorni più alti

Gratificante memoria
Piccoli aneddoti di vita

Silenziosi arenili
Viottoli improvvisati vi eleggo
Ricordo - come costeggiavate il guado

Lampi
In questo affetto
Sempre vivo





da "petali sparsi"

sabato 21 gennaio 2012

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Come un abbraccio
Stringo il tuo "ti voglio bene"
Respiro l’essenza nel messaggio
Ma stasera volevo di più
Stasera ambivo a te




fm

venerdì 20 gennaio 2012

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Il ricordo di un “mondo” mi vive dentro.
Mi è faro nella notte.
Vorrei soltanto essere degna di quel “mondo” che ho appena perso nel risveglio.
E’ la mia unica verità.



fm

mercoledì 18 gennaio 2012

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Dopo tanto parlare, incombe la notte
Mancano solo queste attenzioni alla tua sera
Qui - ogni cosa rincorre il tuo perimetro
Costeggia strade – aeroporti – laghi – colline - monti
E’ ancora aperto il tuo cancello?

Magnifico
L’anima mia si addentra
Raggiungerà la quieta stanza
Desiderosa di accarezzarti un po’ in privato
Non vuole turbarti
E’ solo il suo cuore che trema in mezzo al petto

Dormi tu - Ti osserva riposare
Con la lampada accesa
Vede quello che c’è da osservare
Senza muoversi
Senza turbare il placido dormire

Vivi in questi pallidi versi
Esaminati da una mente sveglia
Nell’ambizione sfrenata di ritrovarti ancora
Nell’amabile figura che tranquilla - dorme
Buonanotte voce




Asia

sabato 14 gennaio 2012

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Ti ho cercato con fede – determinazione
In questa stessa idea
Chiedendo asilo all'ombra

Ti ho cercato
Nelle profondità di questa coscienza
Ti ho cercato
Nella passione del cuore

Ti ho cercato in un fiore
In quella Natura ineguale
Nel territorio boscoso
Tra le sue alte colonne

Ti ho cercato
In prossimità dei crinali
Con mani protese
Con occhi attenti sugli infiniti accordi

Nel mese in cui maturano le bacche
E le piccole foglie assumono dell’autunno il colore

Ti ho cercato
In quell’Edificio dall’ossatura solida
Elegante - di raffinata architettura
E’ un legame forte
L'anima un ambiente ricco

Tutto di me ti respira nei diversi profumi
Nelle inimitabili tinte - Vivi
Vivi in questa cornice
Sprovvista soltanto di puttini alati

Il mio cercarti
E’ un inno all’amore




fm

venerdì 13 gennaio 2012

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Al mio piccolo grande uomo


Qualcosa di grande si profila all’orizzonte - il tuo ritorno
Come potrei arrendermi?
E’ così adulterato il tempo
Che nonostante si scusi con laboriose giustificazioni
Mi manchi




asia

martedì 10 gennaio 2012

amore

Mio Caro Amico,

a stento ritorno da un’escursione fra terreni ancora erbosi e viscidi, estesi verso la sponda del fiume negli invernali scoscendimenti.
I castagni rispecchiano ormai brulli nel lago di Albano. E la brezza agita i loro rami spogli. Tra di loro sostano gli stormi intirizziti dal freddo.
La natura a tratti è muta. Solo all’apice di un albero, ogni tanto, un gracchiare di cornacchie impaurite dalla mia presenza, lascia la cima, per ricominciare improvvisamente, più in alto.

Ricordo come l’autunno trascorso le povere fronde trattenute agli arbusti oscillavano, e l’erba ingialliva adagiandosi mesta alla crosta. Tutto aveva l’aspetto colorato e acceso della tinozza in ottobre, tutto Ami.
Solo all’orizzonte, il rosso dell’astro abbandonava la volta, sbiancando il suo colore, e l'aria filtrava intorno parcamente.
Ti è mai capitato oziare con i tuoi pensieri al tramonto?

Sai, due settimane fa, un fiocco di neve svolazzò nella notte rendendo più magico il Natale.
Chissà dove andrà la prossima volta, magari sorvolerà la tua casa, o meglio, chissà quale folata di vento, con quanta responsabilità sbiancherà la tua strada.

A quel notturno, ho affidato la mia anima, i brandelli che ne restano.
Non saprò mai, dove troveranno riparo, quale regione o cuore li ospiterà nella notte oscura della tua valle.
Confido che sia tu a soccorrerli.
Posso solo aggiungere che, nelle mie vicinanze, ci sei ancora tu, il mio soffio vitale, per questa vita ormai prossima al tramonto.

Non mi era mai capitato prima, di passare al vaglio l’inverno nell’hinterland del cuore, né di chiedermi come interagirà l’anima con la tua lontananza.

Frattanto, con cautela, porto i miei occhi al cielo vestendo l’inverno - indossandone il gelo.

Del resto cos’altro può offrirmi questa stagione?




Asia

venerdì 6 gennaio 2012

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In fondo…
E’ un respiro di te
Quello che fende l’aria di Roma
Che ha l’abilità di annullarmi
Penetrandomi dentro
Nel respiro affannoso
Familiare soltanto alla sopravvivenza

Dissezioni fra le parti di me - le meno avvenenti
Autopsie di rilievo
Che mi conferiscono un posto
Annullando l’età
Esercitando quel timido insinuarsi

Dopotutto
Le parole sono il mio territorio
Perché privarle del sogno?




asia

mercoledì 4 gennaio 2012

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Naturalmente
Mal si coniuga questa attesa
Che dispiega sintassi non agevoli
Curandosi soltanto dell’effettiva lesione

Questa volta parlerò solo al tuo cuore
Questa volta parlerò di me a te
Che invochi quella verità esanime
Senza condizioni
Un ghigno beffardo mi perseguita
Sferzate
E ancora sferzate colpiscono il cuore

Impegnato oltremodo in questa privazione
Spogliato dell’ultima identità - dispera
Vive al riparo della tua icona
Nutrendosi della sola immaginazione
O meglio
Con ciò che gli resta di quel suo cercarti ansioso

Affezionato al quadro della tua presenza
In tutto questo tempo
Faticosamente e per assurdo
Ha incitato il raggiro
Sciocchezze mon ami, sciocchezze

Perfettamente d’accordo con le tue considerazioni

La Natura - m’è testimone del ripetuto tempo
Del lento oziare tra le piante
Che amo più di questa stessa vita

Sì, lo so - non durerà per sempre
Sferzerò il tempo anch'io
Donando alle ore un nome
Il tuo



asia

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Uno sprazzo di azzurro tra le nevi, per far scricchiolare le pagine non scritte.



asia

lunedì 2 gennaio 2012

Conquisterà l’élite

Con me non è necessaria indossare quella maschera
Né sollecitare le difese immunitarie
Sono un aggregante
Io – l’aspirinetta per la patologia dei cuori infranti

Con me va bene essere se stessi sempre – uomo/ragazzo
Con me puoi piangere - dare spazio alla tua rabbia
Con me puoi dividere le gioie
Davvero - puoi
Non è forse nell’uomo peculiare la ragione?

Ti sono amica sincera - spassionata
Ti sono carezza
Ti sono poesia
Ti sarò guida

E’ un amore totale il mio
La sua semplicità è disarmante
Conquisterà la massa
Con rapidi progressi - conquisterà l’élite

Perdona l’ambizione - l'io - tende ad arrestare le guerre
Ad azzittire i cannoni
A rendere libero il kamikaze
A inchiodare alle sue responsabilità il tiranno

Io – ex figlia dei fiori - sì ragazza di quel tempo
Tuttora ama l’amore che non sa sfiorire
Sì - amo l’amore
Delle ore tristi attenuo il ricordo
Pernottando in strade campestri
Tra i mirti e melograni in fiore

Non amo piangere sulle mancate attenzioni
Ve ne saranno altre - più vivaci – più dolci e deliziose
Amo la sveglia che segnala nuovo il mio dì
Amo chi non sa nascondersi dietro la rinuncia
Amo la possibilità - la notte - il giorno a seguire
Amo chi lotta per un pezzo di pane
Sono con lui - mi precipito sempre

Amo gli accenti dell’anima
Amo distrarmi in pensieri profondi
Amo i tuoi boschi che delimitano il mio prato
Amo il tuo ideale
Amo dar vigore alla vita
Con serenità nella tempesta
Amo andare incontro al mio dì senza paura

Non impoverirò amandoti
Mi arricchirò di te - della tua anima
Lei non ama il denaro - fedele alle sue origini bucoliche
Ghermirà ancora ranuncoli

Fantasia
Chi può comprare un tramonto?
Chi può aggiungere vita alla vita?
Chi può sfuggire all’unica certezza?
Quale regnante o semidio terreno può?

Allarga la visione che hai del mondo
Non spingerti oltre – oltre è solo vizio
Vizio lettore
E la luna non è soltanto un cono d’ombra
E’ luce nelle solitarie notti

Lo so – puoi dire che sono sottigliezze
Ma non ti volterò le spalle
Avverto reale questa tua presenza
Mi scorre dentro come ninfa vitale

Fantasia – ninfa dal colore esuberante
Osserva i suoi giorni
Ama le sue labbra
Ama il suo gran cuore
Imprigionato com’è dal tedioso ricordo






lago_dei_cigni
10-07-03