martedì 27 dicembre 2011

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Buonanotte solitudine
Vengo un’altra volta col mio carico infante
Riconsidero le tue immagini
Con pensieri profondi
Mentre sprofondi in me senza indugiare

Solo le ore vengono in mio sostegno
Animate da fantasmi affettuosi
Nel buio luminoso dell’anima
Si pongono in ascolto dell’oscurità
Senza trovarci pace - incupiscono
Nel dirompente sentire
Imbavagliato dalle circostanze - imprigionato
Tremando davanti all’inevitabile dono

È una strada in salita – così l’io - giudica il percorso
Ma ha ancora voglia di percorrerlo
Con occhi scintillanti - poiché l’obbligo lo pretende
Memoria – sii sorprendente tu – coraggio
Rappresenti ancora il vigore degli anni
Un fiume tranquillo
Una nuvola alta - resa incandescente dall’ultimo raggio

Non temere la fatica della risalita
E’ ancora forte questa vita
Ma non dimenticare il sogno
Che mutò radicalmente il cuore
Ricorda Shakespeare
“Chi è derubato e sorride ruba qualcosa al ladro”

Per favore - consulta il suo cuore
Che mi ha conquistato in differenti forme
Che non mi giudichi eccessiva
Se nella straordinaria emozione del rumore dei suoi passi
Sbianca ancora questo viso



Asia


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