domenica 24 gennaio 2016

Quella prima gioia






Quella prima gioia mi spaventò
Ora è mia attraverso il ricordo
Governata da una ragione inflessibile
Nonostante il tempo

Non credevo che si potesse vivere di ricordi
Così – come non conoscevo bene il richiamo del bosco
Incontrastato - è balsamo a questa vita
Troppo schiva e fuori moda

A lungo ha atteso un segnale
Guardando le stagioni sfiorire
A lungo ha sperato
Sopportando tutto – solitudini comprese
Ora attende soltanto un saluto
Attraverso ogni qualsiasi creatura

Non è più dedita all’ozio – né alla poesia
L’amore di due bambine illumina la sua quotidianità
Ma è ancora qui che guarda verso l’alto
Mentre le ore passano con il loro rumore spensierato
 
Ignare di cosa rincorre questa vita
Che tra le tantissime sorprese
Si trova a misurare la distanza



2 commenti:

  1. Cara Asia, nessuno può dire della sua vita che è "fuori moda". Siamo unici e speciali. Tu sei ricca di grande sensibilità. Ma cosa significa "essere alla moda"? La tua ricchezza interiore è un grande dono. Per il resto fa bene stare da soli e anche con gli altri: l'una e l'altra cosa. Le bambine, a cui tu fai riferimento, ti faranno capire ancora di più che c'è bisogno di un mondo migliore e che, proprio per questo, non "essere alla moda" è veramente segno di speranza. Ciao

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  2. Grazie Elisa, sei molto saggia e fiduciosa.
    Per adesso non vedo quello che prima sorgeva spontaneamente. Un abbraccio. Asia

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