lunedì 4 aprile 2016

Intima equivalenza



Non ho riposto la penna
Nonostante i venti tempestosi
Rivivo ancora il mare
E quella finestra illuminata
Sono ancora qui
Ah - se solo potessi ritornarvi…

Animano ricordi indescrivibili

Le lunghe passeggiate e quel dialogare
Ritornano nel silenzio assoluto
Facendosi spazio in questa intima equivalenza
Incapace di dimenticare
S’impegna segretamente
Conversando con il muto interloquire

Visibile all’anima
Sfiora un respiro per non sentirsi smarrita



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