La
piccola Donna che mi guidava
Non
è più presenteSorpresa in un mattino di maggio
Dall’unica certezza
Si è lasciata condurre via
Avvolgere senza preavviso
Lei attendeva l’alba
Chiedendo del tempo ancora
Non
ha ascoltato il mormorio vento
Né
ha guardato la luna - non le lontane stelleTroppo stanca per esigere
E l’elogio della morte è stato allettante
Trionfando sulla sua mitezza
Lasciando qui - su questo volto - una fusione
Tra dolore e pianto - lo sdegno per l’audacia
Mi logora ancora la nostalgia - mi consuma dentro
Dacché se n’é andata la cerco nell’aria
In questo buio presente
Unendo il canto a queste modeste capacità
Resta - esistendo nel mio cuore
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