sabato 4 dicembre 2010

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Prende vita la notte
Tra l’ombra scura dei castagni
La luna riflette

Si allontanano le fatiche del giorno
Via dal caotico traffico
Dal dirigente inclemente
Dal collega “malato”

Via da una nube di smog
Da una "tavola calda" troppo affollata
Via – via – verso la sera
Verso il vento caldo del Sud
Al riparo della pallida sfera

Luci soffuse - lampioni isolati
Casolari silenziosi nelle stradine sterrate
Profumi di muffe
Microrganismi
Depositati dalle foglie marcite

Briciole per il mio pettirosso
Briciole di stelle per la sua fame
Come teneri fiocchi
Immutabili
All’occhio del profano

Non è così - E’ noto il remoto Big Bag iniziale
Caldissimo
Uniforme
E fu luce - separata la sua storia viaggiò - si diffuse

Ipnotizzata - osservo
L’ineguagliabile
Trattenendo per me il muto linguaggio
Che dolcemente ripete
“Tu di me non hai fede - non mi credi”
“Tu di me non hai fede - non mi credi”

Sorrido
Mai altare ha provato più memoria
Più santità
Non puoi vedermi Ami e il buio è onnicomprensivo





Asia

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