martedì 14 dicembre 2010

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Ci sono cose che accadono in ognuno di noi, senza peraltro, averne fatta richiesta.
A volte ci chiediamo il perché della scelta. Solitamente, non troviamo una risposta, o almeno non subito, quasi allo stesso modo degli avvenimenti, accadono, quando trattasi di me, scelgono.

I migliori anni sono volati via. Così, come sembrano dissolversi le tue attenzioni.
Dacché è iniziata la fredda stagione, non faccio altro che scrutare la tua presenza silenziosa, talmente silenziosa, che non voglio disturbarla con i fieni novelli, o con i fiori campestri, sono appassiti anzitempo i fiordalisi, e i papaveri, hanno salutato da qualche tempo l’ultima spiga. Così come pure le margherite.

Tutto intorno viveva rigoglioso, Ami. Tutto intorno. Naturalmente, quest’attenzione confidava in una stagione rifiorente. Non è stato così. Hanno pigolato piano i suoi pensieri, così, come i piccoli nidi, troppo esposti alle intemperie per sopravvivere, hanno ceduto il nido alla neve, volando via.
Anche per le farfalle, è stata una brutta stagione, quella appena trascorsa. Le loro ali hanno assorbito troppa umidità nelle sere d'estate, e, appesantite dalla brezza, non hanno potuto colorare questo prato che, ora innevato, guarda verso il sole.

Solo questo pensiero, si dondolava all’idea di una presenza, ancora adesso dondola – restando in fiduciosa attesa.
Le tiene compagnia il cigolio del dondolo, mentre accorda, tacito il pensiero.
Immaginando un uomo, non alto, né robusto, dal sorriso contagioso, gentile, che le tiene compagnia raccontandosi piano.

“...Sai, sono andato all’estero con i ragazzi, mi è stato pressoché difficile avere un momento per me, loro si divertono, sempre pronti per nuove escursioni, altre visite, poi, sinceramente, ho avuto dei problemi con il PC, non sono riuscito a collegarmi, ma puoi credermi, sei in questo pensiero". Ti voglio molto bene, puoi credermi se ti dico che, rimani nel mio abbraccio”.
....

Non importa Ami, penso di conoscerti, e credo che tu abbia ereditato il carattere da tuo padre. Indimenticabile nel suo proporsi, sotto nugoli di farfalle.
Tu, una storia infinita, tra sfumature e sottigliezze.
Non ho viso per te, ma le mie cose sono reali. Continuano a struggersi per quel qualcuno assente, così penso all’ultima fioritura, fertile nei profumi.

Un bel campo
Tu mi venivi incontro
La notte era fragrante
E l’anima mia pascolava la valle
Chissà - se ti è dato ancora osservarla?





Asia

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