mercoledì 10 novembre 2010

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Non parlare al vento di libertà, articola parole a te stessa, o meglio, adeguatamente riconosciti in quei termini (uguali e convertibili). Non pensare mai che a te sia donato più cuore di un altro, semplicemente – ami, come tutte le persone che si ritrovano in questo sentimento.
Prova ha donarlo quel tuo amore, è nella tua magnanimità di non allontanarlo.
Altrimenti, avviati nella rinuncia. Provati. Nessuno mai ha preso a schiaffi se stesso, non farlo tu. Non esporti, solo perché forte del suo amore. Impegnati in proprio. Non sputare sentenze azzardate. Le altre amano dello stesso amore. Né tu sei la persona speciale, anche le altre hanno e vivono le loro peculiarità.
Il poeta ha un grosso privilegio, in altre parole, essere sempre se stesso e altri nello stesso tempo. Tutto è libero per lui, anche accessi invalicabili, non provo piacere nel contraddirti, anzi, me ne dispiaccio, per questo ti anticipo le scuse se in questo momento deludo le tue attese. “Poco se mi valuto – molto se mi confronto.” Perdonami. Prova a vedere tu quel bicchiere vuoto. Pensa solo per un attimo che io potevo esser te. Non essere sciocca, ho bevuto anch’io allo stesso calice, e in fatti di cuore l’altruismo è nullo. Provati ad accettare tuo marito nelle braccia di una lei qualsiasi, poi ne riparliamo a parte, in privato, se credi. Ti ho visto in abito da sposa, se non sbaglio, ti ho sentito impacciata nel dubbio. Dov’eri? Dov’eri, quando non avevi certezze? Mi chiedo in quale stupido angolo ti celavi? Ricorda, solo chi va in giro in solitudine, può comprendere questo mio enunciato, rincorrere quella particolare ebbrezza, e attingere all’universale comunione.
Ma non è per piccole menti. Ci vuole un’osservazione più alta, poniti in quella condizione. Vola più in alto. Cara amica, ho reso libero il mio amore, un dì di settembre, un giorno qualunque della settimana, perché tu potessi respirarlo.
Non ho mai chiamato amore nessuno, per non offendere quella superiorità che - diverrebbe piccola, ristretta e cagionevole nella bocca di molti. Solo nell’anima si può amare - donando ogni sé.

Ed è bene, almeno sarebbe accettato, come magnanimità per quei pochi privilegiati, di praticare un atto d’umiltà, per quell’orgoglio ostentato. Sappi che vi sono molti amori nella vita, molte vastità che ricoprono la terra abitata, ben più affusolate felicità, che operano sopra della “piccola sfera familiare”.

Faresti bene a confrontarti con un altro mondo, un altro amore più vasto, più profondo. Dove la tignola non corrode e la ruggine non macchia.
Ripeto: un amore più alto, anche se apparentemente meno remunerativo, non cumulare beni sulla terra, che i ladri possono rubare. Non svaligiare tu, per non essere a tua volta depredata. Non sputare sentenze. C’è gente che ama davvero. Sorretto da una fede più forte e più casta.

Ora consentimi di citarti alcuni di questi soccorritori dell’amore, quali i missionari, i fondatori, che mettono a repentaglio la propria vita per garantire quella libertà resa oppressa da gente senza scrupoli, che si dichiarano amici di Dio a parole, che operano l’illegalità, esercitano l’odio, non praticano la bontà.

Chiaramente, ognuno di noi vorrebbe per sé un amore. Grande, bello e rifiorente. Mi chiedo se conosci i salmi? Non c’è canto più bello, irresistibile, del canto di Salomone. Ama amica mia, ama dello stesso amore. Nessuno ti chiede nulla.
Rinnova il tuo amore come le stagioni, ma non dispensare consigli in fatti di cuore.
Si rivelerebbero faziosi - l’amore non è di parte – non contende, ama.
Prova pietà per l’altro. Si adopera. Si spende.

Dall’amore riconoscerete che siete miei discepoli. E ancora: ama il prossimo tuo come te stesso, ma v’è un altro suggerimento, non meno importante dei primi, a chi più ha - più sarà richiesto.

Non essere orgogliosa, chi sta in piedi badi di non cadere.
E’ solo un suggerimento: mangia quel pane, ma non dallo stesso filone, così, per la sete, attingi alla stessa fonte, ma non bere mai dallo stesso bicchiere raccomanda Gibran. Domani potresti non avere le stesse credenziali. Tutti noi, dobbiamo fare i conti con la sorte. C’è chi nasce prima, e non può attingere a quello stesso calice, ha già attinto molto prima, altri, semplicemente nascono dopo, ma ti posso assicurare che l’amore è uguale per tutti. Sta a noi saperlo cogliere, sempre a noi elargirlo, ancora noi ad amministrarlo.

Parlando come hai parlato tu, credo di poter dire, senza farti torto, di peccare di presunzione.“Io amo così, e tutti gli altri non amano così, quindi Io valgo”. “Tutti gli altri non amano” “Io soltanto conosco l’amore e il modo di amare”(parole tue).
Complimenti. E’ probabile che tu, confonda il sesso con l’amore.

Chi è nato libero, non si pone il problema di chi amare, di chi mettere in gabbia, a chi includere quel vincolo. La persona nata libera non si assoggetterà mai a questo tipo di vita. O meglio, ama per il piacere del cuore, in solitudine e senza privilegi. Alla natura tende, alle vastità profonde, dove riflettere la gioia, i colori, la forza della natura. Vive a contatto con la natura, con i poveri, con le persone inferme, dato il suo amore, vive soprattutto per il loro amore.

Assolutamente certi di quella ricompensa, poiché i poveri, i malati, i diseredati, non hanno quelle ricompense, non hanno denari per onorare i loro debiti morali, loro hanno solo quel sorriso, una timida mano protesa, lo sguardo riconoscente, un sorriso. Rifletti. E’ un suggerimento, visto che sono stata chiamamta in causa.

Per parte mia, per quanto mi riguarda, non ho problemi: quello che amavo ieri, è ancora oggi l’amore della mia vita, forse di più, se mi è consentito.
Ma non per questo ne faccio motivo di vanto. Né sarà mai la mia sofferenza, la persona che ho scelto di amare, senza condizionamenti e senza patria, la respiro nell’aria. Donandoci ogni intendimento possibile.

Quindi, Cara Congressista, non fare della demagogia spicciola.
Certamente, non vorrei io, al suo posto, essere amata nel modo in cui ti offri.

Nulla è garantito, fuorché l’impegno, la crescita interiore, se solo siamo deputati alla vita e alle sue emozioni.

Grata di quest’opportunità.



Asia

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