giovedì 4 novembre 2010

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Non cadrai.Io ti sosterrò. Chiederò al "Sire Autunno" di non sciupare i tuoi colori. Al "Freddo Silvestre" di attutire la sua morsa gelida. Alla Primavera che verrà - chiederò con audacia: prati verdi, gialli bottoni, piccole margherite.
Solo dopo chiederò, dove far riposare il mio piccolo sogno.
Ti ristabilirai da questo stato che ti ha colto, che t’invade l'anima. Ora ti considero il mio piccolo malato. Ti curerò. Avrò mille attenzioni per te, mille. Promesso. L'entusiasmo non si crea per forza, le mie poesie ti appartengono tutte, Emily, diceva spesso che non aveva altri maestri che il Nord, con molta umiltà, chiedeva di essere guidata, lo farei anch'io, se solo tu stessi bene. Ti chiederei, di aver cura di questa Donna, della sua poesia. Solo, non posso. Ora, caro amico, il cui cuore seguita a singhiozzare nel sonno, questa amica, vorrebbe poter sperare di passare qualche ora con te nel parco, aggirarmi senza essere vista, osservare. Vedere il tuo paese, o meglio, soltanto la tua città. Non conosco nulla delle tue parti, e vorrei, che la mia polvere di Cantor, mi facesse da guida, anche solo per poche ore. Posso rubare un po' del tuo prezioso tempo? Non priviamoci di questa gioia, a volte , le gioie, capitano con la speranza di essere accolte, è questa la loro intenzione, fermarsi.
Non lasciamo che volino via, teniamole in debita considerazione, rallegriamoci con la natura, è solo una grande famiglia, ne convieni?
Ora se mi consenti - ti dirò cosa ti rende così straordinario...




Asia

2 commenti:

  1. la gioia chiede solo di essere accolta. quanto è vero..
    la gioia è l'attimo in cui siamo pienamente presenti a noi stessi ed al momento. un miracolo, perchè non sempre (quasi mai io direi) abbiamo quest'attenzione all'esistere, per questo tanto più prezioso.

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  2. Cara lettrice, la gioia è un "frutto dello spirito" e tutto è amore. Grazie. Asia

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