mercoledì 8 settembre 2010

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Niente di più assurdo è vederti andar via...
E’ vero che l’uomo pone limiti all’altro. Anche se, personalmente, (e qui credo di interpretare il pensiero di tutti) speravo di poter godere ancora della tua amabilissima persona. Quindi, nemico primario per l’uomo è il tempo.
Inesplorate libertà ti attendono. A voce, le riterrei misteriose,
non più legate alla regolarità degli orari, finalmente libero, ti concederai ai giusti piaceri.
Concedici un po’ di sana gelosia, l’idea di poter sprigionare l’anima verso altri lidi - Verso l’armonia del giorno - Sono mete ambite per ognuno di noi - L’anima è sempre catturata dai bagliori dell’alba – dai tramonti assolati – dalla malinconia dell’autunno – dal freddo silvestre, ma in ognuna di queste stagioni troverà il suo frutto. Soprattutto, colmerà i suoi inenarrabili bisogni.

Credo di poter interpretare ancora lo spirito di tutti. Nell’affidarti alla tua volontà, che quasi certamente, si crogiolerà nei ricordi, passando in rassegna i nostri volti, le voci, gli aneddoti di vita quotidiana, non fosse altro tra i più vicini collaboratori.
La tua memoria si adopererà in tal senso, ne sono certa.

E noi, sin d’ora, ti ringraziamo di portarci con te.
Per parte nostra, colmeremo la tua assenza/presenza – nell’impegno.
Che ti ha visto responsabile per molti anni, con diligente armonia hai assolto i tuoi compiti istituzionali.
Ti ringraziamo per questa eredità etica.

Caro amico è presumibile quella malinconia, per gli anni intensi, profondi.
Non darti per vinto. Non affidarti mai al passato -”Egli non è se non l’inutile rimembranza” Non affidarti mai al futuro -”Egli non è se non la fievole speranza” – Vivi! Vivi il presente.
Ritrovati quando ne avrai voglia con ognuno di noi, per un caffè, o quella sigaretta fumata in tre, Noemi – Rodolfo – ed io.
Attraverso questo, stabilirai un contatto (anche con quest’amica, che ha l’onere di non dispiacerti, di far presa sul cuore con le sue inutili chiacchiere) ma tu, caro amico, la conosci bene.
Prova a complicarti la vita - immaginala come una piccola foglia, sorriderai più spesso. Ne sono certa.

Ancora una raccomandazione: se hai del tempo, raccomandaci nelle tue preghiere, è sempre faticoso arrivare in orario, e il traguardo, per qualcuno di noi, è ancora lontano in quest’assoluta gerarchia.
Consentimi ancora di concepire (senza troppa fatica) l’immaginazione, circa la riacquistata libertà, altri orizzonti ti attendono, consacrati a quanto di più caro hai.
Consentici l’avvilimento dell’anima per la tua assenza – e faticosamente ti diciamo: DIVERTITI!

In un rifugio segreto
Hai istituito un Comitato
Dove riposare dal duro lavoro
Nella gioia dei giorni che conseguiranno


Felicitazioni da noi tutti.




fm

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