venerdì 17 settembre 2010

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Nell’anima - nel suo spazio più intimo
Incessantemente
Trainato da un’esile impalcatura
Con bagaglio e scorza - sosti senza peso

Avvalendoti di tonalità appassionate
Vivi nel rosso acceso delle vene
Nelle sinfonie più struggenti
Protetto da ogni qualsiasi curiosità
Viaggi fra la vegetazione più appartata e solitaria

Senza fretta di andare
Rimani nel percorso sostandomi accanto
Aggirandoti con una poesia tra le mani
Davanti alla luce di una finestra aperta

Panorami

Ti appoggi al mio divano
Di sottecchi osservi me
Mentre guardo attentamente i pini romani
Il castagneto nei dintorni della Città Eterna
Coltivo rose - Giacinti – Ortensie
Sopportando ogni asperità
Ogni indifferenza

Mentre tu - consideri ancora...

Avida - di noi moltiplicherò questo tempo
Evitando di guardare la clessidra
Dominerò l’idea che ti vuole in questo mio mondo
Raccogliendo le immagini
Con la sensibilità che ti percepisce mio

Fissandole per te
Con l’esperto impegno della matita



fm

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