lunedì 20 settembre 2010

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Qualcosa ti turba.
Non sono a conoscenza del tuo male. Ti sono vicina con tutto l’affetto di cui sono capace.
E’ volato questo tempo con te. Sei stato caro. Mi sei caro. Ti ho affidato a mani più generose, probabilmente è così, confido che restino tali. Voglio crederci.
Il resto non conta. Non tenermi il broncio. Puoi leggere di me, ancora per qualche tempo, poi sparirò. Sappimi felice così. Tutte le creature che amano la poesia come questo cuore, alla fine, fanno l'esperienza dell’isolamento. Desidero restare sola con me stessa. Deve essere bello ritrovarsi dopo varie vicissitudini. Ci sono state esplosioni vulcaniche ultimamente in questo cuore.
Ora desidera crescere dentro per vedere dignitosamente.
E’ desiderio mio farlo, amare è dare, ci riuscirò.
Desidero provare l’esilio più duro per rinascere a nuova vita.
Restami vicino (per quanto ti sarà possibile) come hai sempre fatto.
Avvertirò la tua presenza, come un palpito lieve, e sin d'ora, sento di rassicurarti in proposito (nonostante il vento spazzerà via quest'amica e le sue cose) nonostante ciò, mi sento di rassicurarti su quest’affetto. Mi gioverà il silenzio. Sarà accolto da questo cuore con entusiasmo – sarà gradito come sempre. Fuggo da molti, ma non da me stessa. Non ricuserò mai il tuo affetto - anzi, ne avrò di bisogno. Ovunque sarà con me – come un luogo chiuso orientato verso il cielo.
Il mio cuore ti apparterrà sempre. È ancora una cosa bella.
Le ferite sono state suturate da mani abili, così, ora vive la sua seconda giovinezza.
Buonanotte; Dio vegli sempre sulla tua salute.
Qui ogni stella ti raccomanda.




asia

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