giovedì 7 ottobre 2010

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È un vizio inveterato vivere
Straordinario e sorprendente sempre
E’ un viaggio solitario
Caro lettore

Molte le vicissitudini
Determinazione e coraggio - ciò che ci vuole
A volte - è pressoché inevitabile per alcuni
Invocare l’unica certezza
Determinazione
Ho appena scritto - saggezza riconfermata

Troppo spesso si cade nel laccio
Ci si affatica inutilmente
Può tornare aspro il cammino se reso scivoloso
Non sempre si possono eludere le prove
Ricordi Seneca?
”Non si sfugge quant’anche alle più effimere delle pene “
E tu - non essere novizio in fatti di cuore

Sono dardi non cicatrizzanti e tu il bersaglio
A volte si decuplicano assorbendo quelli destinati ad altri
E’ una delle tante realtà - Lettore
Certamente la filosofia aiuta
E’ bene non essere con lei in collisione

Paga il tuo tributo
Solo un’anima grande - generosa - non si sconvolge
Da sola può attendere al vizio inveterato del quotidiano vivere
Non disperare mai - lo dico a te che mi leggi
A te che nei miei pensieri scruti
È un suggerimento anche per questa donna
Anche lei vive queste pene

Mi piace osservare in natura i mutamenti
Dopo la pioggia seguirà il sereno
Così, come alle tenebre - l’aurora
E ancora - vale per i venti - per i mari - per la volta celeste

“E’ un cattivo soldato – quello che lamentandosi segue il generale”

La vita è così per tutti
Per tutti è un impegno sofferto
Non sta a te contraddire l’Universo
Né è dato a me
Accogli anche tu questi suggerimenti
In loro ho riversato quest’afflato
Non disprezzare questa sospesa sfera
Non mettere mai in dubbio chi ti ama
“Non puoi correggere gli dei - piuttosto correggi te stesso!”

E’ quello che io sento di approvare



Asia

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