mercoledì 20 ottobre 2010

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“Mi dono con gioia, Tu non accettare con tristezza”.
Trascorrerò in silenzio questo tempo. L’assenza di te mi toglie la voglia di proseguire il mio viaggio.
Di proseguire oltre alla notte.
Passano i giorni – ma non accenna a diminuire questo disagio. La nostalgia è sempre più presente - Partecipe.

Si ripresenta sempre più vasta - più dolce – più inquieta.

Più volte scrutando il cielo della Rocca (nelle sue serate migliori) ho frenato il pianto, dilatando doppiamente queste pupille, sensibili, alla visione sconfinata di quest’Universo.
Così lontano, così sentito in quest’essenza.
Il segreto di questo sentire è di non rifiutarsi mai, osservare intensamente tutto ciò che vive.

Gli occhi dell’immaginario sono più profondi, la pupilla è più ampia, a loro, non sfugge nulla.
Ci s’incontra, ci si saluta, io vengo da lontano, e tu?
Cosa fai? Quali legami, etc.

Così – sì cerca sempre quella rappresentatività, che fa il distinguo.
Ho imparato a leggere, meno a scrivere, mi dico.
Quale legame scrittrice? Qual lettore? Quale?
Sento questa debita distanza.
La avverto sai?
E tu?

Buonanotte Voce.

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